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Stampa: "Liberata in Mali Rossella Urru"
Ma le autorità italiane non confermano

La giovane cooperante italiana era stata rapita il 22 ottobre da Al Qaeda nel Sud dellʼAlgeria

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Continua a essere avvolta nel mistero la liberazione di Rossella Urru, la cooperante italiana rapita il 22 ottobre nel Sud dell'Algeria da terroristi di Al Qaeda.

Secondo l'emittente Al Jazeera e il giornale senegalese Dakaractu, la Urru sarebbe stata liberata venerdì sera nel territorio del Mali. La notizia non è stata tuttavia ancora confermata dalle autorità italiane che esprimono molta cautela.

Ma la Boniver e la famiglia non confermano: "Situazione delicatissima"
La famiglia non ha ancora ricevuto la notizia ufficiale della liberazione. Lo ha riferito don Alessandro Floris, recatosi a casa Urru assieme al sindaco, Antonello Demelas. Il parroco ha riportato a Tgcom24 le parole dei genitori di Rossella che hanno parlato di una "situazione delicatissima, con trattative sono avviate, ma non c'è nessuna conferma sulla liberazione". I genitori hanno espresso "grande sconforto. Per noi è il momento peggiore".

Anche Margherita Boniver, inviato speciale per le emergenze del ministro degli Esteri, appena rientrata da una missione in Mauritania per accelerare la liberazione della cooperante rapita, non conferma. "Fino a che la notizia della liberazione di Rossella Urru non sarà verificata - le verifiche sono in corso - essa va considerata come non veritiera".

Lo scambio con un detenuto di Al Qaeda, voci di un riscatto
La cooperante italiana sarebbe stata liberata in cambio della scarcerazione di un detenuto salafita di Al Qaeda, Abdel Rahman Madou al-Azawadi. Secondo l'agenzia mauritana "Ani", la trattativa per la liberazione della Urru sarebbe entrata nell'ambito di quella portata avanti dalle autorità mauritane per la liberazione del loro agente di polizia, Aal Ould al-Mukhtar, rapito più di un mese fa in una caserma nel sud del Paese. In questi giorni scadeva infatti l'ultimatum di Al Qaeda per la liberazione di al-Mukhtar.

I terroristi chiedevano in cambio il rilascio di alcuni loro uomini detenuti nelle carceri mauritane. La liberazione della Urru sarebbe quindi avvenuta in cambio del rilascio di al-Azawadi, fermato nell'est della Mauritania nell'ambito delle indagini sul rapimento di alcuni occidentali avvenuto nel 2010.

Il terrorista era stato scarcerato ieri e portato lungo il confine tra Mali e Mauritania per consegnarlo agli uomini di Al Qaeda. Questa scarcerazione avrebbe consentito alla Urru e al poliziotto mauritano di essere liberati ieri sera per poi giungere nella notte a Nouakchott. Ora sarebbe attesa nelle prossime ore la scarcerazione di altri due detenuti di Al Qaeda per concludere lo scambio. 

La mediazione di Mustafa Chami
La trattativa sarebbe stata condotta dal noto mediatore Mustafa Chami, sul cui capo pendeva da qualche mese un mandato di cattura della magistratura di Nouakchott proprio per i rapporti privilegiati che aveva con le cellule di Al Qaeda del nord del Mali.

Gli appelli per Rossella
La mobilitazione per il rilascio della cooperante in Italia era stata grande. Anche la comica Geppi Cucciari aveva ricordato il suo caso nella serata finale di Sanremo, mentre Fiorello era intervenuto su Twitter. "Contagiate i vostri amici – aveva detto –. Vai con la foto di Rossella Urru. Bisogna fare sul serio".