FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Al via il G7 in Giappone, Tusk: "Sui migranti bisogna fare di più"

Partecipano al summit Obama, Merkel, Renzi e gli altri grandi. Il presidente del Consiglio italiano: "Grande sintonia con gli Usa"

I grandi della Terra si sono ritrovati nella penisola di Ise-Shima, nel Sud del Giappone, per il G7.

A dominare i lavori, che proseguiranno anche venerdì, la mancanza di crescita economica e l'emergenza immigrazione. "Bisogna fare di più", ha detto il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk. I leader, tra cui Barack Obama, Matteo Renzi, Angela Merkel e David Cameron, sono stati accolti dal premier Shinzo Abe, nei pressi del tempio di Ise-Yingu.

Tusk: "Immigrazione, dati non incoraggianti" - "La situazione migranti in Europa è migliorata con la chiusura della rotta balcanica ma la rotta mediterranea resta attiva e i dati degli degli ultimi giorni non sono incoraggianti sugli arrivi da nord Africa e Libia verso l'Italia: bisogna fare di più, serve un grande lavoro e l'Ue ha bisogno del sostegno e della solidarietà del G7 e dei suoi partner", ha detto ancora Tusk in conferenza stampa col presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, prima dell'inizio del summit.

"Russia, sanzioni restano" - Tusk ha anche parlato dei rapporti tra Ue e Russia, assente al summit. "Le sanzioni restano in vigore fintanto che non saranno implementati gli accordi di Minsk".

Renzi: "Grande sintonia con Usa su politica economica" - Sui temi della crescita, della politica economica e dell'economia globale c'è "una grandissima sintonia con gli Stati Uniti, ma anche con altri Paesi che stanno al tavolo del G7". E' quanto ha dichiarato il premier Matteo Renzi al vertice dei Sette. "C'è sintonia sulla necessità fortissima di investire e di aiutare la crescita con una politica fiscale e di stimoli, non può bastare la politica monetaria", ha aggiunto.

Brexit, Juncker: "Johnson venga a Bruxelles" - Frecciata del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, all'ex sindaco di Londra, Boris Johnson, xsul tema Brexit: "E' tempo che Johnson venga a Bruxelles per vedere come la realtà sia diversa dalle cose che dice...". Johnson, pochi giorni fa, aveva accomunato gli obiettivi dell'Ue a quelli di Hitler scatenando numerose polemiche.

Gli altri temi in agenda - Sul tavolo anche la situazione asiatica: probabilmente i Capi di Stato e di governo invitati discuteranno anche delle sempre più assidue minacce lanciate dalla Corea del Nord. E ancora si parlerà di lotta al terrorismo e di Siria, Iraq, Libia e Ucraina.

In agenda per venerdì, poi, i temi del cambiamento climatico e dell'energia, seguiti dalle questioni salute, donne e infrastrutture. Al termine dei lavori i leader di Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Canada lasceranno il Giappone per far rientro nei loro Paesi. Resterà invece Barack Obama per l'attesa storica visita a Hiroshima, la prima di un presidente americano in carica.