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Ppe attacca Renzi: "No alla flessibilità"Il premier: no lezioni, Germania sforò

Il nuovo capogruppo tedesco dei popolari europei sferza Renzi dopo il suo discorso di apertura del semestre italiano a Strasburgo: "I debiti non creano futuro - ribadisce Weber -, lo distruggono". Immediata la replica del presidente del Consiglio: "Non accettiamo lezioni di morale"

manfred weber
-afp

Il nuovo capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber (Cdu), si è scagliato contro il premier italiano Matteo Renzi dopo il suo intervento a Strasburgo. Nel mirino soprattutto la "flessibilità" nelle parole di Renzi. "I debiti non creano futuro, lo distruggono", ha detto Weber, sottolineando che "dobbiamo continuare" sulla linea del rigore.

Weber ha evidenziato che "l'Italia ha il 130% di debito. Dove prendete i soldi?". Il capogruppo del Ppe ha poi ricordato a Renzi, che ha chiesto "più tempo per fare le riforme", che "Barroso lo ha concesso alla Francia" ma "le riforme non si sono mai viste". E ha ribadito: "Nessuna differenza tra grandi e piccoli nell'Unione europea".

La linea del Ppe è quindi chiara: no alla concessione della "flessibilità" e di "più tempo" per fare le riforme. Weber ha poi spiegato: "Come possiamo essere sicuri che saranno fatte? E come spieghiamo a Irlanda, Portogallo, Grecia, Cipro e Spagna che con i Paesi del G7 siamo più flessibili?". Per Weber comunque "Renzi ha fatto bene a dire che dobbiamo fare i compiti a casa". Il capogruppo tedesco ha chiarito che "valuteremo" la sua azione e "speriamo che faccia quello che ha promesso". In chiusura ha affermato: "Ha chiesto di avere fiducia, ma quello che si promette si mantiene".

Renzi ribatte: "L'Italia non accetta lezioni di morale" - Non lascia passare molto tempo dall'attacco Matteo Renzi, che risponde per le rime al capograuppo dei popolari: "E' vero che l'Italia ha un debito molto alto, ma è anche vero che ha una ricchezza privata quattro volte superiore. Saremo felici di fare del nostro semestre un'occasione di discussione ma chi brandisce l'arma del pregiudizio sull'Italia sbaglia, è un atteggiamento da respingere al mittente. Non accettiamo lezioni di morale da nessuno".

"Alla Germania venne concesso di violare i limiti" - E sulla richiesta di flessibilità, replica: "Se Weber parlava a nome della Germania, gli ricordo che proprio in questa sala, nella scorsa presidenza italiana, ci fu un Paese cui non solo fu concessa flessibilità ma anche di violare i limiti ed essere oggi un Paese che cresce". Il premier non gliele manda a dire e prosegue: "Non sono l'Italia e la Francia a chiedere diverse regole del gioco, a noi vanno bene. Diciamo che continuando a stare fermi negli slogan non difenderemo neanche i Paesi di origine".

"Dalla prima crisi nacque il Rinascimento" - L'ultimo fendente del presidente del Consiglio contro Manfred Weber passa sul piano storico. Renzi facendo un salto nel 500 chiude l'incontro: "Dalla prima crisi finanziaria europea è nato il Rinascimento".

Renzi si fa un selfie al volo prima di lasciare Strasburgo - Il premier ha lasciato il Parlamento europeo per tornare a Roma dopo la sua replica in plenaria. Renzi non ha rilasciato dichiarazioni ma si è "affacciato" al volo dietro al telefonino di una giornalista che stava facendo un selfie sorridendo per poi lasciare in tutta fretta la sede di Strasburgo.

Toti: "I popolari tedeschi sbagliano, noi più vicini a Renzi" - "Renzi si è venduto una mezza vittoria che non c'è, ma i tedeschi continuano a sbagliare linea. In questo, Forza Italia è più vicina a Renzi che non alla linea del rigore dei tedeschi". Lo afferma Giovanni Toti, europarlamentare di FI e consigliere politico di Berlusconi. "Lo abbiamo detto chiaramente in campagna elettorale: se servirà daremo il contributo per scardinare questa cassaforte".