SVOLTA STORICA

Cina,addio alla politica del figlio unico

Svolta storica: ora tutte le coppie potranno avere due bambini. La corte suprema ha poi dato il via libera all'abolizione dei campi di lavoro

28 Dic 2013 - 15:42
 © Reuters

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Dopo 30 anni la Cina abbandona la politica del figlio unico. Il Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo ha infatti approvato il pacchetto di riforme del partito comunista. Oltre alla possibilità di avere due figli per ciascuna famiglia, la corte suprema cinese si è espressa a favore dell'abolizione dei campi di rieducazione e lavoro. Spetterà poi ai Parlamenti provinciali fissare i tempi di applicazione della nuova normativa.

La legge finora vietava alle coppie di avere più di un bambino, anche se c'erano delle eccezioni come per le minoranze etniche o per le coppie rurali nelle quali il primo figlio era una bambina. La politica del figlio unico fu introdotta in Cina pochi anni dalla morte di Mao Tse-tung, da Deng Xiao Ping nel 1979.

Il sistema della "rieducazione attraverso il lavoro" di maoista memoria viene abolito, come spiega l'agenzia Nuova Cina, con conseguente liberazione degli internati, ma i reati (contestati senza processo) restano validi. Secondo stime, in Cina ci sarebbero 260 campi di lavoro che ospitano 160mila detenuti, anche se in molti pensano che le cifre siano maggiori.

Nei campi possono essere rinchiusi fino a 4 anni (anche se in alcuni casi le detenzioni vengono poi prolungate) persone accusate di droga o reati legati alla prostituzione, ma anche dissidenti politici o religiosi fermati sotto vari pretesti e mai condannati da una corte. Molti osservatori ritengano che gli attuali laojiao, nati negli anni 50 del secolo scorso, diverranno in realtà qualcos'altro, come centri di riabilitazione per tossicodipendenti, cosa che maschererebbe di fatto un nuovo laojiao.

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