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Il "lato oscuro" del cinema: le locandine dei B movie dai '50 a oggi

Cʼè anche tanta Italia: dai film con Bud Spencer a quelli di Lucio Fulci. Immancabile lʼingrediente "eros", che dai Settanta in avanti ha portato sui manifesti flotte di signorine poco vestite

Molti lo hanno definito il "lato oscuro" del cinema, anche se in realtà ha rappresentato un filone di enorme successo.

Dalla loro nascita, negli Anni Trenta, i cosiddetti B movie (film di serie B) hanno affrontato le tematiche più svariate, spaziando dalla commedia all'horror al noir e offrendo al pubblico storie spesso al limite (se non oltre il limite) del grottesco e del "trash". Il sito Wrong Side of the Art ha pubblicato centinaia di locandine di B movie, consentendone il download gratuito.

Sono tantissimi i film italiani "di serie B" entrati nella storia: da "Bomber" con il mitico Bud Spencer (tradotto con "Bombardero" nella locandina spagnola) alle pellicole firmate dal Lucio Fulci, fino a "Il gatto a nove code" di Dario Argento. In Italia i B movie sono sempre stati sinonimo di film di bassa qualità, ma in realtà hanno prodotto esempi di generi o sottogeneri finiti negli almanacchi (si pensi al western all'italiana, ad esempio).

La genesi dei film di serie B - I B movie nacquero dal tentativo dei produttori americani di arginare il calo di ingressi nei cinema d'oltreoceano. Al costo di un solo biglietto, lo spettatore poteva assistere a più di una proiezione (da qui la durata spesso inferiore ai settanta minuti). Le spese di produzione erano contenutissime: si trattava di film, soprattutto western e noir, girati in pochi giorni sfruttando scenografie e costumi di altri film ben più rinomati.

Perché la "B"? - In Italia sono divenuti ben presto i "film di serie B", una definizione volta ad indicare il minor pregio tecnico e contenutistico rispetto alle prove di produzioni e registi più affermati. Ma l'origine della "B" è più antica e "insospettabile", nonostante gli studiosi ne discutano ancora oggi. Secondo alcuni viene da "Bottom of the bill" ("fondo della locandina"), perché il titolo era scritto in fondo al manifesto del film. Altri fanno invece derivare la "B" da "Bread and butter" ("pane e burro"), per indicare film girati "per guadagnare il pane". Questa espressione ha successivamente assunto il significato di "film girato in fretta", senza troppe pretese di qualità.