Il pesce d'Aprile è decisamente "social" e così anche Twitter lancia la sua rete, pronto a far abboccare qualche credulone. In una nota, il social network annuncia infatti una "rivoluzione": d'ora in avanti, le vocali si pagano...
Ormai sempre più spesso chi scrive su Twitter, anche per il limite dei 140 caratteri, è portato ad abbreviare le parole, levando magari qualche vocale, qua e là. Il social network fa un passo in più, decretando l'inutilità delle vocali stesse. E se qualche tradizionalista volesse continuare a usarle, basta iscriversi al servizio a pagamento e versare 5 dollari al mese.
Twitter però vede e prevede... e quindi per ogni regola esistono le dovute eccezioni: sono salve, e free, infatti le vocali presenti all'interno dei link e ogni tanto, i twittatori beneficeranno di qualche Y gratuita.
La nuova linea editoriale vi lascia interdetti? Per farvi capire come le vocali siano ormai cosa superata, Twitter propone in versione "light" di uno dei post più condivisi di sempre, quello della vittoria di Obama, il notissimo "Four more years"... ops "Fr mr yrs".
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