Inquinamento atmosferico

Arriva la macchina mangia smog

L'idea della Is tech rilascia aria ripulita. Una rete sarà installata nel comune di Frosinone

01 Ago 2012 - 19:19
 © Ufficio stampa

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Arriva la macchina mangia smog per fronteggiare l'inquinamento atmosferico. La sperimentazione è stata avviata un anno fa a Roma e adesso anche il comune di Frosinone è interessato a installare il macchinario. L'innovativo strumento tecnologico è stato messo a punto da una startup, la Is tech, che si è avvalsa della collaborazione delle università di Pisa e dell'Aquila. La Is tech sta ampliando le sue partnership coinvolgendo anche l'Università la Sapienza di Roma e l'Istituto sull'inquinamento atmosferico Cnr.
La tecnologia utilizzata si chiama Apa (Air Pollution Abatement) ed è in grado di aspirare le polveri sottili dall'atmosfera, con un abbattimento superiore all'ottanta per cento. Al momento la fase di test del prototipo è conclusa e l'azienda intende avviare la commercializzazione presso industrie con impianti produttivi e di lavorazione in autunno.

Come funziona L'amministratore delegato della Is tech, Giuseppe Spanto spiega a Tgcom 24: “C'è un sistema di aspirazione dell'aria che agisce entro i 25- 28 metri, posizionato a novanta centimetri dal suolo, all'altezza di un bimbo. Una volta che l'aria viene aspirata, viene centrifugata e nebulizzata. Le polveri sottili vengono colpite da getti d'acqua e precipitano sul fondo del macchinario. L'aria ripulita esce da un camino posizionato nella parte alta”.
L'acqua mista alle polveri sottili viene poi prelevata periodicamente ogni quattro- cinque settimane e portata al depuratore municipale. Se, invece, si trova in un impianto industriale, si immette nel sistema di raccolta delle acque reflue, già obbligatorio per legge.

Centraline “intelligenti” Oltre a depurare l'aria, le macchine sono munite di una centralina in grado di rilevare i parametri ambientali. Inoltre, sono collegate tra loro tramite una rete di sensori e si trasmettono i dati vicendevolmente e li comunicano a una struttura centrale. Grazie alla rilevazione dell'inquinamento, la macchina non si attiva quando non è necessario mentre va avanti a pieno regime in condizioni di criticità.

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