Acqua potabile più sana e meno cara, la Commissione Ue chiede nuove regole
Bruxelles ha rivisto la direttiva: tra gli obiettivi, anche la riduzione dellʼuso di bottiglie di plastica per un risparmio di 600 milioni lʼanno
Acqua potabile più sana e disponibile, con cittadini più consapevoli sul come usarla per risparmiare su bollette e bottiglie di plastica. Sono gli obiettivi della revisione della direttiva sulle acqua potabili presentata dalla Commissione europea. Secondo Bruxelles, con nuovi standard si potrebbe ridurre del 17% l'uso di acqua in bottiglie di plastica con un risparmio stimato, per i consumatori europei, in 600 milioni l'anno.
Acqua più pulita e più garanzie ai cittadini - La proposta di Bruxelles è quella di aggiornare gli standard di qualità dell'acqua potabile a livello Ue con 18 nuovi parametri che consentiranno di rilevare anche l'eventuale presenza di microplastiche. Per la Commissione è inoltre necessario garantire meglio la fornitura di questo bene primario a tutti i cittadini, mettendoli al riparo da interruzioni e disservizi, e di dare a tutti informazioni più dettagliate.
L'applicazione dei nuovi standard renderà l'acqua potabile più sicura, riducendo i rischi potenziali per la salute dei cittadini europei all'1% rispetto all'attuale 4%. I Paesi membri saranno inoltre obbligati a migliorare l'accesso all'acqua di tutti i cittadini, in particolare di gruppi vulnerabili e marginalizzati.
Costi e informazioni - Infine i consumatori potranno avere accesso a informazioni online più dettagliate sulle acque potabili disponibili nelle aree in cui vivono, con indicazioni sulla disponibilità di servizi idrici.
Le informazioni riguarderanno sia la qualità, con l'indicazione delle percentuali di nutrienti come calcio e magnesio, sia la quantità, con la bolletta che dovrà presentare il prezzo al litro e al metro cubo, i volumi consumati e la tendenza annuale dei consumi dei destinatari.
Le nuove regole, in base alle stime di Bruxelles, avranno il loro impatto soprattutto su amministrazioni nazionali e operatori, con un incremento nei costi compreso tra 1,6 e 2,2 miliardi l'anno a livello Ue. Per i consumatori gli aumenti dovrebbero essere molto contenuti, tra lo 0,75% e lo 0,76%, cioè lo 0,02-0,03% in più dell'incremento previsto mantenendo lo status quo.
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