Previsto anche un alleggerimento dei costi per chi produce energia pulita per l'autoconsumo e lo stop all'olio di palma nei biocarburanti
Entro il 2030 le fonti rinnovabili dovranno coprire il 32% dei consumi energetici degli Stati dell'Ue: � uno dei punti dell'accordo raggiunto nella notte tra le istituzioni europee sulla nuova direttiva che aggiorna il quadro normativo Ue riguardo l'energia pulita. L'intesa dovrebbe prevedere anche un alleggerimento dei costi per chi produce energia da rinnovabili per l'autoconsumo e lo stop all'utilizzo di olio di palma nei biocarburanti dal 2030.
L'accordo, afferma la Commissione Ue pur senza chiarirne i dettagli, "consentir� all'Europa di mantenere il suo ruolo di guida nella lotta contro il cambiamento climatico". Le regole concordate puntano alla creazione di "un ambiente favorevole per accelerare gli investimenti pubblici e privati nell'innovazione e nella modernizzazione in tutti i settori chiave delle rinnovabili", con la creazione di nuovi posti di lavoro. L'intesa tocca alcuni settori come i trasporti e la sostenibilit� dell'uso della bioenergia.
L'intesa modifica due norme su otto del pacchetto rinnovabili. Miguel Arias Canete, commissario europeo per l'Energia e il Clima, dichiara che "le fonti rinnovabili sono un bene per l'Europa. Questo accordo � una vittoria faticosamente conquistata per i nostri sforzi che tendono a sbloccare il vero potenziale della transizione energetica pulita dell'Europa. Invito ora il Parlamento europeo e il Consiglio Ue a continuare a negoziare con lo stesso impegno e a completare il resto delle proposte". Bruxelles vorrebbe presentare il pacchetto completo entro la fine di quest'anno.