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Vino, lʼItalia batte Francia e torna primo produttore mondiale

Secondo la stima della Commissione Ue, il nostro Paese nella campagna 2015-2016 produrrà 48,869 milioni di ettolitri di vino, segnando un aumento del 13% rispetto allʼannata 2014-2015. Seconda la Francia seguita dalla Spagna

Toscana , montalcino , brunello , vino
ufficio-stampa

Nel 2015 la Francia lascerà all'Italia il posto di primo produttore di vino al mondo. Secondo la stima della Commissione Ue, il nostro Paese nella campagna 2015/2016 produrrà 48,869 milioni di ettolitri di vino, segnando un aumento del 13% rispetto all'annata 2014-2015. Al secondo posto, dunque, la Francia con 46,450 milioni di ettolitri (-1%), mentre al terzo posto si piazza la Spagna con 36,6 milioni di ettolitri (-5%).

Il terzetto di testa stacca di gran lunga tutti gli altri, con Germania (8,788 milioni) e Portogallo (6,703 milioni) rispettivamente al quarto e quinto posto, su un totale di produzione a livello Ue di 163,800 milioni di ettolitri.

Di anno in anno Italia e Francia si avvicendano regolarmente sull'ambito podio. Nell'eterno derby tra le due fraterne rivali, a fare la differenza, ogni stagione, sono soprattutto le condizioni meteo. Lo scorso anno, ad esempio, il clima particolarmente sfavorevole fece crollare i rendimenti italiani, mentre la patria del Bordeaux se ne uscì benone, riconquistando lo scettro.

Quest'anno, si verifica esattamente il contrario, con i produttori francesi che hanno dovuto fare i contro con una stagione meteo particolarmente secca. "Anche se la Francia - osserva orgoglioso Le Monde - resta, e di gran lunga, il numero uno mondiale in termini di valorizzazione dei propri prodotti vinicoli".

Ministro Martina: Italia patria del vino - "L'Italia si conferma la patria del vino, tornando ad essere leader anche nella produzione - ha commentato il ministro Martina. - Abbiamo una ricchezza straordinaria, con oltre 500 vitigni coltivati, e vogliamo valorizzare ancora di più il grande lavoro fatto dalle nostre aziende in questi anni".

Incrementi in quasi tutte le regioni italiane - A livello territoriale - secondi i dati Uiv-Ismea - si è assistito ad incrementi generalizzati in quasi tutte le regioni italiane. Fanno eccezione Lombardia (-3%) e Toscana (0%), regioni che anche lo scorso anno sono risultate in controtendenza rispetto al resto del Paese. Fuori dal coro anche la Calabria (-10%). La leadership spetta, come nel 2014, al Veneto, con circa 9.317.000 ettolitri (+13%), mentre seconda è l'Emilia Romagna con 7.618.000 ettolitri (+9%) e terza la Puglia con 6.480.000 ettolitri (+19%).

Bene anche l'export - Ci sono anche dati incoraggianti sul piano dell'export. Le stime di Bruxelles rivelano infatti che nei primi sei mesi del 2015 l'Italia è stato il Paese leader nelle esportazioni in termini di eccellenze Doc e Doccg, rispettivamente con 3,780 milioni di ettolitri e 3,305 milioni di ettolitri piazzati fra mercato Ue ed extra Ue. Al secondo posto c'è naturalmente l'immancabile Francia con 3,095 milioni di ettolitri di Doc e 1,962 di Doccg, poi la Spagna con 2,411 milioni di ettolitri di Doc e 1,070 milioni di ettolitri di Doccg.

Quando si guarda però al valore di tutti i vini esportati, all'interno e all'esterno dell'Ue, i cugini d'oltralpe rimangono imbattuti, totalizzando nello stesso periodo 3,642 miliardi di euro, contro i 2,542 miliardi incassati dall'Italia e 1,233 miliardi dalla Spagna. Se poi si fa una valutazione quantitativa, è la Spagna il Paese leader dell'export, con oltre 12 milioni di ettolitri piazzati fra mercato Ue ed extra Ue. All'Italia tocca il secondo posto con oltre 9,7 milioni e la Francia il terzo con 6,7 milioni.