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Nel 2014 mercato delle auto in ripresa dopo sei anni di crisi

Nonostante l'anno appena concluso abbia riportato un +4,21 sul 2013, le immatricolazioni rimangono in calo del 2,35% rispetto al 2012 e del 45,5% rispetto al 2007

crisi del mercato auto
dal-web

Dopo sei anni di crisi il mercato delle auto ha finalmente invertito la rotta. Per il 2014 infatti segna una crescita nelle immatricolazioni e nelle vendite mettendo fine ad un trend che, tra il 2007 ed il 2013, aveva fatto crollare il mercato del 48%.

La terza crisi degli ultimi 35 anni (dopo quella del 1983 e quella del 1993 quando il mercato subì battute d'arresto rispettivamente del 21,6% e del 28,8%) sembra quindi ormai alle porte ma per il mercato italiano sarà comunque dura risalire la china e recuperare le perdite.

Nel corso del 2014 sono state immatricolate 1.359.616 vetture, il 4,21% in più rispetto al 2013, ma anche il 45,5% in meno rispetto al 2007. Non solo, il mercato italiano è sì cresciuto rispetto allo scorso anno, ma è ancora in calo rispetto al 2012. Per la precisione del 2,9%. Soffermandosi sul mese di dicembre si nota comunque come la crescita abbia subito un rallentamento rispetto al mese precedente, passando dal +4,95 al +2,35%.

Per il 2015 i centri studi concordano su un'ulteriore crescita delle immatricolazioni. Per l'anno in corso si prevedono infatti un milione e 430 mila immatricolazioni, per una crescita del 5,18%.

Il giro d'affari, secondo l'analisi del centro studi Fleet&Mobility è salito del 4,4% nel corso dell'anno, recuperando così circa un miliardo di euro e portando il totale del 2014 a 24,7 miliardi di euro. La voce che ha riportato l'incremento più elevato è quella del noleggio, che con un +13,5% è arrivata a toccare i 5 miliardi di euro (il 20% circa del mercato totale), contribuendo alla crescita annua con 600 milioni. Altri cinque miliardi di euro arrivano dalle società (+3,3% e 160 milioni in più rispetto al 2013) mentre i rimanenti 14,7 miliardi dai privati (+2%, quindi 300 milioni in più rispetto all'anno precedente).

Stando ai dati dell'Unrae si può osservare che, mentre quasi tutti i tipi di alimentazione hanno riportato numeri in crescita (diesel del 6,8%, gpl del 7,3%, metano del 6,3%, ibride de 41% ed elettriche del 26%) la benzina ha perso due punti percentuali tra 2013 e 2014 passando da oltre 401 mila immatricolazioni a poco più di 394 mila.

Con quasi 572 mila mila vetture immatricolate il segmento delle utilitarie (B) risulta il più virtuoso, portando a casa un +6,5% tra gennaio e dicembre 2014 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A seguire troviamo le auto considerate "medie” (segmento C) con 354 mila immatricolazioni (+6,7%), poi le "piccole” (segmento A) con 252 mila (+0,7%), le "medie superiori” (D) con 160 mila (-0,5%), le "superiori” con 27 mila (-1,1%) e per finire le "top di gamma" Con quattromila immatricolazioni (+59,7%).

La ripartizione geografica mostra come l'incremento maggiore si sia registrato nell'Italia Nord orientale con una crescita del 9,6% rispetto all'anno precedente, seguono il Meridione con un +3,7%, il Centro con un +2,7%, l'Italia Nord occidentale con un +2% e le Isole con una crescita delle immatricolazioni di appena 0,1 punti percentuali.

Con oltre 104 mila immatricolazioni la Fiat Panda è ancora una volta l'auto più venduta d'Italia, seguita da Punto e 500L. Un podio tutto italiano che conferma il marchio di Torino il primo del nostro Paese per immatricolazioni: 378.183 nel corso del 2014 (+1% rispetto al 2013). Con un +28,81% è però la Renault la casa che ha registrato l'incremento più marcato.