Jobs Act, 92mila posti di lavoro in più Mattarella: numeri che danno fiducia
Secondo il ministero del Lavoro il saldo tra i nuovi contratti e quelli chiusi è positivo
A marzo le attivazioni dei nuovi contratti di lavoro nel complesso, ad eccezione del lavoro domestico e della pubblica amministrazione, sono state 641.572 a fronte di 549.273 cessazioni.
Il saldo attivo è di oltre 92.000 unità. Sono i dati delle comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro. Il 6 marzo è entrato in vigore il contratto a tutele crescenti.
Mattarella: "Dati confortanti"
- Questi dati sugli effetti del Jobs Act sono "confortanti", secondo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha risposto così a chi gli chiedeva un giudizio in merito. "Naturalmente - ha continuato - sono dati ancora iniziali. E bisogna prenderli con cautela. Però sono dati che incoraggiano la fiducia, cosa essenziale".Contratti, tutti i numeri
- I contratti a tempo indeterminato attivati sono stati 162.498 (quasi 54.000 in più su marzo 2014) a fronte di 131.128 contratti cessati. I rapporti di lavoro a tempo indeterminato quindi, quelli per i quali è prevista la decontribuzione triennale dalla legge di stabilità hanno avuto un saldo attivo di oltre 31.000 unità.A marzo 2014 mentre il saldo complessivo di tutte le tipologie contrattuali era stato positivo per oltre 61.000 unità (620.032 attivazioni a fronte di 558.366 cessazioni) era stato invece negativo per i contratti a tempo indeterminato (36.000 in meno con 144.839 cessazioni a fronte di 108.647 attivazioni). I dati, che sono al netto del lavoro domestico e della pubblica amministrazione, precisa il ministero, sono da considerarsi provvisori.
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