"Non sono d'accordo - ha spiegato il ministro -. Ci sono molte imprese che in queste condizioni stanno continuando a investire, a crescere, a creare profitto e posti di lavoro"
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Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, risponde a distanza all'a.d. della Fiat, Sergio Marchionne, che aveva definito "impossibili" le condizioni industriali in Italia. "Non sono d'accordo - ha spiegato Giovannini nel corso di un intervento radiofonico -. Ci sono molte imprese che in queste condizioni stanno continuando a investire, a crescere, a creare profitto e posti di lavoro. Questo nonostante le indubbie difficoltà".
"E' chiaro - ha ammesso il ministro - che il tema è caldo, specie dopo la sentenza della Corte costituzionale su Fiom-Fiat, in questi mesi io e Marchionne abbiamo discusso più volte di come migliorare le relazioni industriali".
"Abbiamo lasciato alle parti sociali la possibilità di trovare un accordo" - Quanto alla richiesta dell'a.d. di Fiat al governo di intervenire sulla rappresentanza sindacale, Giovannini ha risposto: "Diciamo spesso che in Italia c'è un eccesso di norme, e questo è proprio un caso in cui bisogna intervenire con attenzione proprio perché le parti sociali sono sovrane. Noi abbiamo scelto di lasciare alle parti sociali la possibilità di trovare un accordo, cosa che sindacati e Confindustria hanno fatto, in più i confederali hanno incontrato anche altre associazioni imprenditoriali proprio per trovare un equilibrio. Stiamo dando questa possibilità per poi trarre le conseguenze ed eventualmente intervenire sul piano legislativo, ma bisogna intervenire con attenzione".