Il Lingotto lancerà 17 nuovi modelli entro il 2016. Ma rivede al ribasso i target per 2013 e 2014
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La Fiat conferma il suo impegno per le fabbriche italiane. Per gli impianti presenti nel nostro Paese, infatti, saranno sviluppati interventi "entro i prossimi 24-36 mesi". E' il piano che ha illustrato, in conference call con gli analisti, l'amministratore delegato, Sergio Marchionne dopo la presentazione della trimestrale del Lingotto. I target del 2013 e del 2014, invece, saranno rivisti al ribasso.
Non chiuderanno stabilimenti in Italia
Fiat, assicurano i vertici dell'azienda, non chiuderà nessuno stabilimento in Italia. La scelta, spiegano al Lingotto, è stata fatta rispetto a una seconda opzione che era quella di rimanere focalizzati su un mercato di massa non premium e di razionalizzare la capacità produttiva chiudendo uno o più impianti. L'intenzione della Fiat è di "far leva su grandi marchi storici premium come Alfa Romeo e Maserati, riallineare il portafoglio prodotti e di posizionare l'attività per il futuro".
"Se chiudessi in Italia dovrei riaprire altrove"
"Se chiudessi un impianto in Europa dovrei costruirne uno altrove. Non avrebbe senso", spiega Marchionne.
"Il marchio Lancia verrà ridotto o eliminato"
"Lancia - ha detto Marchionne - non tornerà quella che era una volta, oggi ha un appeal limitato spiegando che l'unico modello economicamente sostenibile in Europa è la Ypsilon che sarà preservata. Come già accade oggi, quindi, il marchio vivrà dei prodotti derivati dalla Chrysler concepiti a Detroit, almeno fino a quando ci sara' un ritorno economico". Il gruppo Fiat punterà su Alfa Romeo e Maserati nei segmenti alti, su Jeep nei Suv, sulla 500 e i suoi derivati nei segmenti più piccoli del mercato.
Così Fiat si reinventa
Fiat produrrà 17 nuovi modelli in Italia entro il 2016: tre nel 2013, 6 nel 2014, 5 nel 2015 e tre nel 2016, come preannunziato dall'azienda. I modelli previsti nel 2013 sono l'Alfa 4C che verrà prodotta a Modena e le due vetture Maserati a Grugliasco.
L'azienda: "In Europa il pareggio entro il 2016"
Il gruppo Fiat ritiene "raggiungibile" il pareggio delle attività in Europa nel 2015-2016. Dalla documentazione presentata dall'azienda emerge anche che per il 2012 il gruppo conferma una perdita operativa di circa 700 milioni di euro e per il 2013 le previsioni puntano a un mercato europeo piatto, con una perdita nell'area Emea "attesa a un livello simile o leggermente inferiore". Le azioni sul piano prodotti e l'impegno di capitali sui siti produttivi italiani "dipenderanno dal rispetto e dall'attuazione dei nuovi accordi sindacali, richiederanno 24-36 mesi per la loro attuazione e permetteranno a Fiat-Chrysler di recuperare alcune quote di mercato in un mercato più razionale e di agire come base per l'export per le vendite in altre regioni".
Marchionne: "Non siamo più un player marginale"
Il numero uno dell'azienda ha poi sottolineato "lo straordinario lavoro di convergenza fatto con l'integrazione di Chrysler" aggiungendo che "siamo riusciti a ripagare i debiti verso il governo americano e quello canadese, abbiamo rilanciato la Maserati e lanciato la Viaggio in Cina e continuiamo gli sforzi per industrializzare il brand e trarre vantaggio dalla crescita del mercato nella regione". In seguito a tutto ciò, ha dichiarato Marchionne, Fiat "non è più un player marginale".
Marchionne: superata la tempesta con atteggiamento prudente sul fronte liquidità
"Siamo stati incredibilmente prudenti e così siamo riusciti a superare la tempesta". Parlando della liquidità del gruppo, Marchionne ha definito "una scelta saggia" quella sugli investimenti, considerata anche da altri "una scelta di efficienza industriale".
"Importante la conferma dei target 2012"
"Nella presentazione odierna è fondamentale soffermarsi sull'Europa e sul come Fiat Chrysler intende affrontare la situazione. E' importante che abbiamo confermato la guidance di quest'anno" del gruppo. Così l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha parlato agli analisti sui risultati del terzo trimestre del Lingotto.
Nel 2012 sono attesi ricavi per 83 miliardi (dopo ii precedenti 85 miliardi), un utile della gestione ordinaria per 3,8 miliardi (da 4,6 miliardi) e volumi per 4,2 milioni di unità (da 4,8 milioni). Per il 2013 si attendono invece ricavi tra gli 88 e i 92 miliardi (dai 97 miliardi), un utile della gestione ordinaria tra 4 e 4,5 miliardi e volumi tra 4,3 e 4,5 milioni di unità (da 5,5 milioni), mentre per il 2014 i ricavi saranno tra i 94 e i 98 miliardi (da 104 miliardi), con un utile della gestione ordinaria tra 4,7 e 5,2 miliardi e volumi tra 4,6 e 4,8 milioni di unità (da circa 6 milioni).
E-mail ai dipendenti Chrysler: la Jeep non andrà in Cina
Si apprende poi che Marchionne ha mandato una e-mail agli impiegati del gruppo Chrysler con questo messaggio: "La produzione di Jeep non sarà trasferita dagli Stati Uniti in Cina".
"Su competitività export al lavoro col governo"
Marchionne ha anche annunciato che il gruppo Fiat ha cominciato da un mese a lavorare con il governo italiano su interventi per migliorare la competitività dell'export.