FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Istat, industria in profondo rosso: -8,2%
E anche il Pil continua la sua discesa: -2,5%

Recessione confermata. Segno negativo per tutti i settori della produzione: dal tessile alla plastica, allʼenergia. Segnali negativi anche dalla Germania: scendono le commesse allʼindustria

LaPresse

Diminuisce dell'1,4% rispetto a maggio e dell'8,2% rispetto a giugno 2011 la produzione industriale. Lo comunica l'Istat, precisando che il dato congiunturale è destagionalizzato mentre quello tendenziale è corretto per gli effetti di calendario. Nel trimestre aprile-giugno l'indice è diminuito dell'1,7% rispetto al trimestre precedente. Nella media dei primi sei mesi 2012 la produzione è scesa del 7% rispetto all'anno precedente.

E, se l'industria va male, ancora peggio va il settore delle quattro ruote, dove a giugno il calo tocca il 22,5% rispetto a un anno fa, mentre nel semestre la diminuzione tendenziale è pari al 20,1%.

Pil -2,5%: il dato peggiore dal 2009
La produzione industriale penalizza anche il Prodotto interno lordo, che nel secondo trimestre di quest'anno diminuisce del 2,5% su base tendenziale, segnando la performance peggiore dal quarto trimestre del 2009, quando la discesa era stata del 3,5%.

Istat: è il decimo calo consecutivo
Tornando al dato generale sulla produzione industriale, si rileva inoltre un calo pari al 6,3% nell'indice grezzo dei primi sei mesi dell'anno. "Continua la fase negativa della produzione industriale - spiegano i tecnici dell'Istat -: tutti gli indici sono negativi. Prosegue il trend negativo da maggio-giugno dell'anno passato". Eppure in maggio c'era stato un aumento: in quel mese la produzione era cresciuta dell'1%. Purtroppo però si tratta di un dato che va attribuito, secondo l'Istat, a fattori non significativi. E quel calo della produzione industriale dell'8,2% (sia indice grezzo, sia indice corretto per effetto di calendario) risulta il decimo consecutivo.

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, sempre a giugno, variazioni tendenziali negative in tutti i settori: i beni intermedi sono scesi del 10,2%, i beni di consumo dell'8% e i beni strumentali del 7,5%.

Diminuisce in modo più contenuto l'energia: -2,1%. Nel confronto tendenziale, l'unico settore in crescita è quello dell'attività estrattiva (+1%). Le diminuzioni più ampie si registrano per i settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-14,6%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-13,1%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (-12,9%).

Il declino del Pil
Se l'industria crolla, l'economia del Paese è sempre in sofferenza e gli indicatori confermano che siamo in recessione. Nel secondo trimestre del 2012 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,5% rispetto al secondo trimestre 2011 secondo l'Istat.

Nella stima preliminare diffusa si sottolinea che nel primo semestre il Prodotto interno lordo è sceso dell'1,6% rispetto al secondo semestre del 2011. Il dato acquisito per il 2012 (che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri) è pari a -1,9%. La variazione congiunturale negativa è la quarta dopo quelle registrate a cominciare dal terzo trimestre 2011 (-0,2%) e proseguite nel quarto trimestre 2011 (-0,7%) e nel primo trimestre 2012 (-0,8%); si conferma così la recessione, data da due variazioni congiunturali consecutive negative. Il risultato tendenziale risulta il peggiore dal quarto trimestre 2009 (-3,5%) e segna il terzo calo consecutivo iniziato nel quarto trimestre del 2011.

Il calo congiunturale, spiegano all'Istat, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi settori dell'economia: agricoltura, industria e servizi. Il secondo trimestre del 2012 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto a quello precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo del 2011. Nello stesso periodo, sottolinea l'Istat, il Pil è aumentato dello 0,4% congiunturale negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, il Pil cresce del 2,2% negli Stati Uniti e diminuisce dello 0,8% nel Regno Unito.

Germania, giù le commesse all'industria
Anche dalla Germania arrivano dati economici negativi: le commesse all'industria sono diminuite in giugno molto più di quanto previsto dagli analisti: -1,7% su base mensile, secondo il ministero dell'Economia, contro unna stima che limitava la discesa allo 0,5%. Dietro questa performance negativa c'è soprattutto il calo degli ordini arrivati dagli altri partner dell'Eurozona.