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Lavoro, Fornero: "Non illudere sul posto fisso"
Cancellieri: "Italiani lo vogliono vicino a casa"

Il leader della Cgil Camusso attacca: "Questo governo pensa di potere fare tutto da solo"

LaPresse

"Bisogna spalmare le tutele su tutti, non promettere il posto fisso che non si può dare.

Questo vuol dire dare illusioni". Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che apre alla possibilità di licenziare purché vi siano tutele per il lavoratore. "Quest'ultimo - ha ricordato la Fornero - deve essere aiutato a trovare una nuova occupazione. E' in corso un dialogo con le parti sociali. Vogliamo ascoltare".

"La riforma del mercato del lavoro non è fatta per mettere gli uni contro gli altri - ha spiegato il ministro - . Nessuno vuole usare la clava, ma vogliamo usare la parte positiva e propositiva del dialogo. La riforma - ha aggiunto - non è una bacchetta magica che può dare lavoro immediato a quanti oggi non ce l'hanno, ma vogliamo restituire prospettive al Paese. Stiamo lavorando per eliminare le flessibilità cattive e limitare quelle forme di abuso che ci sono state. Ma c'è un'altra parte di flessibilità, quella buona, che implica che un'azienda possa avere bisogno di un alleggerimento del personale per motivi di riorganizzazione".

Cancellieri: "Fare un salto verso la mobilità"
"Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città, di fianco a mamma e papà". Il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, spiega così a Tgcom24 che "dobbiamo fare un salto, ma non demonizziamo" e torna sulla frasi del presidente del Consiglio a proposito della 'monotonia' del 'posto fisso' dicendo che "Monti ha voluto sdrammatizzare, non è stato fatto per mancanza di rispetto verso nessuno". "Il mondo moderno ha grandi esperienza di mobilità, noi - sottolinea - viviamo nella cultura del posto fisso. Il mondo sta cambiando, come avviene nei paesi emergenti".

Camusso: "Il governo pensa di poter fare da solo"
"Questo è un governo che spesso pensa di non dover rendere conto a nessuno e quindi immagina di poter procedere anche da solo". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Il tempo della trattativa sul lavoro può essere breve o lungo. Dipende da quale disponibilità c'è a discutere delle questioni vere e provare a risolverle", continua Susanna Camusso. "Certo, se bisogna discutere solo di licenziamenti il tempo diventa infinito. Penso - conclude Camusso - che bisogna fare tutti gli sforzi per trovare delle soluzioni su almeno due temi: precarietà e allargamento degli ammortizzatori sociali".

Camusso: "Non si indebolisca l'articolo 18"
La Camusso è intervenuta anche sulla riforma dell'articolo 18. "Una manutenzione intesa come diminuzione della sua efficacia non è giusta e nemmeno necessaria", ha detto. "La cosa che ci preoccupa più di tutte è l'idea che da un confronto sul mercato del lavoro e sul tema fondamentale del dualismo del mercato del lavoro e della precarietà si è passati a una discussione su come indebolire le tutele dei lavoratori".