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Anche Noemi per salvare Iceberg, il dogo condannato a morte in Danimarca

La cantante ha sposato la causa dellʼEnpa che vuole aiutare il proprietario del cane, un italiano a Copenaghen, a riportarlo a casa

Anche Noemi per salvare Iceberg, il dogo condannato a morte in Danimarca - foto 1
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La "zuffa" con un altro cane le è costata la condanna a morte e la Rete si mobilita per salvarla.

E' la storia di Iceberg, dogo argentino di due anni, nato e cresciuto in Italia, che ha seguito il suo padrone, Giuseppe, nella sua trasferta lavorativa in Danimarca. E ciò ha decretato la sua fine: nel Paese, infatti, la sua è una razza vietata perché ritenuta pericolosa per l'uomo. A raccogliere l'appello di Giuseppe è stata per prima l'Enpa, Ente nazionale protezione animali, che ha lanciato un appello anche al premier Gentiloni. Dalla sua parte anche la cantante Noemi, che invita in un video a "non abbandonare Iceberg: riportiamola a casa". Ed è partito l'appoggio dei colleghi vip.

Con il popolo dei social network si mobilitano anche i vip per Iceberg: dopo Noemi anche i colleghi J-Ax, Emma Marrone e Michele Bravi. Quest'ultimo si è fatto fotografare con il cartello che riprende la campagna #saveiceberg che tenta la scalata dei trend topic di Twitter.

Mentre Giuseppe, il padrone del dogo, chef di origini avellinesi a Copenaghen, ricorda alle autorità che hanno prelevato e sequestrato il suo cane che l'animale è entrato regolarmente nel Paese scandinavo, superando ogni controllo alla dogana aeroportuale, "E' stato commesso un errore, - denuncia l'associazione animalista danese che ha preso a cuore la causa, - ma non può pagarlo Iceberg con la vita".