FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Schwazer confessa: "Ho comprato l'Epo sul web"

Il marciatore azzurro, escluso dai Giochi, rivela: "Ho fatto tutto da solo. La mia vita è finita" Il papà Josef: "La responsabilità è mia, avrei dovuto parlare con lui. Gli chiedo perdono"

Ap/Lapresse

Alex Schwazer non attenderà le controanalisi. Subito dopo la notizia della sua esclusione dai Giochi per la positività a un controllo antidoping, il marciatore ha confessato le sue responsabilità: "Ho preso questa disgraziata iniziativa a metà luglio, dopo aver concluso la preparazione. L'ho trovata su Internet, dove era spiegato anche il modo per iniettarla. La mia carriera è finita, la mia vita è finita".

"I russi mi dicevano che usavano delle cose"
In un'intervista telefonica alla Gazzetta dello Sport, l'oro olimpico di Pechino 2008 ha cercato di spiegare i motivi che lo hanno portato ad avvicinarsi al doping: "Andavo forte, mi sentivo pronto per vincere. Ma cercavo qualcosa di più. Lo scorso anno ai Mondiali in Sud Corea, i russi mi hanno detto in faccia che loro usano delle cose. Questo pensiero mi girava per la testa, era un tarlo.

"A Pechino ero pulitissimo. Ora non riesco a guardarmi allo specchio"
Schwazer sa bene che, dal 6 agosto 2012, tutto è cambiato. L'eroe olimpico di Pechino lascia il posto, nell'immaginario comune, all'atleta dopato. E persino quella medaglia conquistata quattro anni fa, rischia di sbiadirsi: "In quell'occasione ero pulitissimo, lo giuro. Ho sbagliato, ho distrutto tutto quanto di buono ho fatto in questi anni, tutto cancellato. Non riesco più a guardarmi allo specchio".

"Non tornerò mai più a marciare"
Schwazer sa bene di aver deluso parenti, amici, colleghi e, con loro, milioni di italiani: "Ho ingannato un sacco di gente, ho tradito la fiducia di chi mi vuole bene. Ho vergogna a tornare a casa dai miei genitori. Non tornerò mai più a marciare, mi vergogno e basta".

Il papà Josef: "La responsabilità è mia"
Il padre di Alex Schwazer, Josef, si assume le colpe per non aver aiutato il figlio in un momento così difficile da convincerlo a buttare all'aria trionfi e soddisfazioni assumendo doping: "Le responsabilità sono mie, perché se si vede un figlio, che durante tutto l'anno è stato male, si deve capire e si deve cercare di parlargli. Gli chiedo perdono". Josef Schwazer cerca di capire perché Alex abbia assunto l'Epo: "L'ultima volta che è partito da qui - racconta davanti alla casa di famiglia con una voce rotta dal pianto - era distrutto. Forse l'ha fatto per non deludere gli altri. E' stata al 100% la prima volta che ha fatto uso di queste sostanze".