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Berlusconi: "Accuse contro di me infondate"
E smentisce l'intervista al quotidiano Libero

"Se sarò condannato non farò lʼesule come Bettino Craxi. Ma sono ottimista circa la sentenza", scrive il quotidiano di Maurizio Belpietro. Ma il leader del Pdl ribatte: "Sono state riportate parole mai pronunciate"

LaPresse

"Il Presidente Berlusconi non ha rilasciato alcuna intervista. Il direttore di Libero Belpietro ha liberamente interpretato il senso di un colloquio in cui sono state confermate l'assoluta infondatezza delle accuse rivolte al Presidente Berlusconi e la sua precisa volontà di continuare a offrire il suo contributo al popolo dei moderati", si legge in un comunicato diffuso da Palazzo Grazioli

Nel comunicato viene poi anche rilevato, "ancora una volta, che alcuni quotidiani riportano tra virgolette frasi e giudizi attribuiti al Presidente Berlusconi che non sono mai stati pensati ne' pronunciati"

L'intervista smentita da Brlusconi - "Non farò l'esule, come fu costretto a fare Bettino Craxi. Nè accetterò di essere affidato ai servizi sociali, come un criminale che deve essere rieducato. Ho quasi 78 anni e avrei diritto ai domiciliari, ma se mi condannano, se si assumono questa responsabilità, andrò in carcere". Così ha scritto il quotidiano di Maurizio Belpietro sostenendo di riportare le parole di Berlusconi sulla sentenza della Corte suprema attesa per martedì prossimo, su cui si dice "ottimista". "Se non c'è pregiudizio, se non ci sono pressioni - scrive Libero - la Cassazione non può che riconoscere la mia innocenza'', dichiara Berlusconi. ''I miei avvocati hanno proposto 50 obiezioni alla decisione della Corte d'appello e la Cassazione già in altre occasioni ha riconosciuto che io non firmavo i bilanci, non partecipavo alle decisioni dell'azienda e non avevo alcun ruolo diretto nella gestione di Mediaset'', spiega. ''Facevo il presidente del Consiglio, cosa ne potevo sapere io dei contratti per i diritti televisivi? Non me ne occupavo quando stavo a Cologno, figurarsi se lo potevo fare nei primi anni Duemila quando ero a Palazzo Chigi''.


''Non ho dormito per un mese. La notte mi svegliavo e guardavo il soffitto, ripensando a quello che mi hanno fatto'', avrebbe raccontato Berlusconi secondo quanto scritto da LIbero. ''In pochi mesi otto pronunciamenti contro di me. I diritti Mediaset, Ruby, la telefonata Fassino-Consorte, gli alimenti alla mia ex moglie, le richieste dei pm di Napoli e Bari, la decisione della Consulta sul legittimo impedimento, il respingimento della richiesta di trasferire a Brescia il processo per le cene di Arcore, l'abnorme risarcimento a De Benedetti'', scrive ancora il quotidiano virgolettando delle affermazioni del leader del Pdl.

Secondo quanto riportato da Libero, l'ex premier avrebbe parlato anche del futuro del governo. ''Non farò cadere Letta  ma sarà il suo partito a farlo. Se venissi condannato, il Pd non accetterebbe di continuare a governare insieme con un partito il cui leader è agli arresti e interdetto dai pubblici uffici''.