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Monti: "Non mi piacerebbe restare premier"

Il presidente del Consiglio a Milano afferma: "La crescita può tornerà con la fine della crisi dellʼeuro". E rimarca: "Se un anno fa lʼItalia fosse affondata, avrebbe trascinato con sé la Ue"

Tgcom24

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervenendo al Financial Times Italy Summit "New Routes for Growth" a Milano, è tornato a parlare dell'ipotesi di un suo bis al governo. Il vice direttore del Financial Times gli ha chiesto se vorrebbe o se gli piacerebbe rimanere premier e Monti ha detto no. "Molte persone - ha aggiunto - riescono a immaginare questo scenario, a qualcuno piace e a qualcuno no. Io non ho molto da commentare in proposito".

"Non sono contrario alla patrimoniale"
Monti poi ha parlato di patrimoniale, escludendo tuttavia che il provvedimento sia nel calendario del governo. "Non sono contrario a una tassa patrimoniale ma dipenderà - ha spiegato - da come funzionerà e da come sarà utilizzata: come strumento fiscale o come misura una tantum da parte di governi che vogliono dare un taglio al passato". "Il Presidente del Consiglio - ha precisato poi palazzo Chigi - non ha affatto annunciato un intervento di tassazione sui patrimoni: il premier si è limitato a spiegare le scelte fatte non come premessa di futuri interventi".

"Patrimoniale già c'è in Paesi molto capitalisti"
"Il 4 dicembre scorso - ha ricordato il premier - avevamo considerato di introdurre la patrimoniale. Ma da una parte 1,5 dei tre componenti della nostra maggioranza era contrario. Dall'altra, a differenza di altri sistemi fiscali, in Italia non erano disponibili informazioni sulla proprietà dei beni. Abbiamo allora approssimato la cifra aumentando la percentuale su alcuni beni già tassati. E alla fine abbiamo preso la decisione sulla tassa sulla prima casa che era stata rimossa dal governo che ci ha preceduto e che però esiste in tutti i Paesi''. Monti ha comunque indicato che sulla questione vorrebbe sdrammatizzare: "La tassa patrimoniale esiste già in alcuni Paesi estremamente capitalisti''.

"La crescita può tornare, in Italia no grandi squilibri"
Sulla questione crisi, Monti è categorico: un anno fa "se l'Italia fosse affondata, avrebbe trascinato con sé l'Unione Europea". E ancora: nel nostro Paese "la crescita può tornare non appena sarà risolta la crisi della zona euro". Per il premier, infatti, "l'Italia non ha grandi squilibri a parte il rapporto debito/pil". inoltre, ha sottolineato: "Il debito dell'Italia, che è del 120 per cento del Pil, è cresciuto meno rispetto alla media europea durante la crisi".

"Contro la corruzione e l'evasione è guerra"
Il premier ha dato spazio anche a due gravi problemi del nostro Paese: la corruzione e l'evasione: "Le misure e gli interventi contro la corruzione fanno pensare a una guerra, e in realta lo è. Non può esserci una società civile senza un abbattimento dell'evasione fiscale. Lo stesso vale per la lotta alla corruzione".

"Costi politica, duri nei tagli ma no a populismo"
Sui costi della politica, Monti ha dichiarato: "Per il cittadino nulla è abbastanza, lo capisco, ma noi dobbiamo essere molto duri ma non populisti", citando anche la riduzione del numero delle Province. "Tra le città che non sono più capoluogo - ha detto - c'è anche Varese, il mio luogo d'origine".

"Con euroscettici abbiamo sfiorato la crisi di governo"
Monti ha persino rivelato che "in alcuni giorni abbiamo avuto difficoltà, anche al punto di arrivare a una crisi di questo governo". A mettere a rischio il governo, ha spiegato, sarebbero stati gli "euroscettici" che siedono in Parlamento. "Sono stato anche accusato di essere un servo sottomesso della Cancelliera Merkel". Una crisi di governo, ha messo in guardia, "avrebbe significato abbandonare il Fiscal compact, aumentare il deficit e il debito".

"Critiche all'euro non solo da Beppe Grillo"
Alla domanda se Grillo e il suo movimento rappresentassero una reazione populista contro l'euro, Monti ha replicato: "Non so se questo sia il suo obiettivo ma quel che dice sembra raccogliere consensi e questo è parte della democrazia". "Questo signore - ha aggiunto - ha in molti casi parlato contro le misure stringenti che l'Europa impone. Ma altre parti politiche italiane hanno fatto lo stesso".