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Rottura nell'Idv, Massimo Donadi a Tgcom24:
"Di Pietro ha sbagliato tutto negli ultimi mesi"

Il capogruppo alla Camera contro lʼex pm: "La sua fine è come quella di Berlusconi"

LaPresse

Clima tesissimo all'interno dell'Italia dei Valori, con il capogruppo del partito alla Camera, Massimo Donadi, che interviene pubblicamente contro il leader Antonio Di Pietro. "Quello che mi colpisce in Antonio - spiega Donadi - è il cinismo sconvolgente, sta cercando di scaricare fango sul partito, chiamandosene fuori, ma la trasmissione Report ha chiamato in causa Di Pietro, non l'Idv, quegli schizzi di fango riguardano lui, non il partito".

"Non ci sono precedenti nella storia repubblicana di un leader che fa il necrologio del suo partito sulle colonne di un giornale, dicendo in più che sosterrà Grillo. Questa è un'operazione articolata da due politici navigati", ha detto Donadi a Tgcom24. "Negli ultimi sei mesi Di Pietro ha sbagliato tutto, attaccando Napolitano ha rotto deliberatamente l'alleanza col centrosinistra portando in Sicilia a un'innaturale alleanza a sinistra. Lì si è voluti fare la vergine-prostituta. La scelta di Di Pietro di abbandonare il centrosinistra per cedere alle sirene dellìantipolitica di Grillo è un leader che non è più utile al suo Paese".

Nel descrivere l'atteggiamento di Di Pietro, Donadi lo paragona a Berlusconi. "L'Idv negli anni in cui è esistita non ha fatto antipolitica. Il Di Pietro di oggi decide di tradire la sua storia, con un declino simile a quello di Berlusconi, cambiando idea dalla sera alla mattina senza rendersi conto che quanto potevano dare alla politica lo hanno già dato". "Alfano - ha aggiunto - sta dimostrando che esiste un Pdl senza Berlusconi, così come la Lega senza Bossi. Se l'Idv avrà la forza potrà continuare a esistere senza Di Pietro ed evitare di scendere in piazza a gridare con grillo. I nomi del futuro? Io sono un parafulmine quindi no. Escluderei tutti quelli che parlano di morte dell'Idv".

Tutto ha avuto inizio dopo la messa in onda della puntata di Report nella quale si sono fatti i conti in tasca a Di Pietro. Da allora nulla sembra più essere come prima all'interno del partito. Quarantotto ore di ufficio di presidenza, poi l'intervista di Di Pietro a "Il Fatto" in cui il leader dell'Idv dà per morto il partito e paventa il rischio di restare fuori del Parlamento alle prossime elezioni. Come se non bastasse, ci si è messo anche Grillo, che dal suo blog lancia l'idea di Di Pietro al Quirinale.

"In queste ore - annuncia Donadi - sto organizzando un'autoconvocazione dell'esecutivo nazionale che prenda atto che Di Pietro ha scelto un'altra strada e prosegua con chi ci sta. Vorremmo portare a Roma migliaia di militanti". "Io - continua - sono qui a battermi per difendere l'Idv, e lo farò finché sarà possibile. Se poi il partito deciderà di suicidarsi, obbedendo al necrologio scritto da Tonino, ognuno sarà libero".