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Pdl, Berlusconi chiede il presidenzialismo
"Elezione diretta del Capo dello Stato"

Il leader del Pdl: "Io al Colle? Farò quello che vuole il partito". Appello del segretario Alfano ai moderati: "Insieme contro la sinistra". Apertura sulla riforma della legge elettorale

Ansa

Abbiamo lasciato il governo "perché ci era parso necessario lasciare il posto ad un governo tecnico che avrebbe consentito un incontro tra maggioranza e opposizione per arrivare rapidamente a una trattativa circa i cambiamenti istituzionali per il Paese e una riforma della Costituzione". Queste le parole di Silvio Berlusconi al Senato. E, nel merito delle riforme, precisa: "Serve il presidenzialismo, per essere come Parigi e non come Atene".

"Elezione diretta per il Capo dello Stato"
"Abbiamo deciso di compiere il gesto ardito di presentare al Paese, alla maggioranza e all'opposizione una possibilità di modernizzazione del Paese, dando la possibilità di incidere direttamente attraverso elezioni primarie sulla scelta del presidente", ha annunciato Berlusconi. C'è "il desiderio di approfondire quello che da 30 anni si è portato sui tavoli della riforma costituzionale e cioè la possibilità che siano i cittadini a decidere il presidente della Repubblica".

"Io al Colle? Farò quello che mi chiede il Pdl"
A chi gli chiede se sia possibile una sua candidatura alla Presidenza della Repubblica, Berlusconi risponde: "Farò quello che mi chiederà il Pdl". "Confermo - ha aggiunto il Cavaliere - di aver discusso all'interno del Pdl e ho detto di non preferire di non essere io il candidato del Pdl nella federazione per il ruolo del presidente del Consiglio".

Apertura sulla legge elettorale
Il leader del Pdl ha poi affrontato il nodo della legge elettorale. "Siamo a disposizione - ha annunciato - e dico agli amici dell'opposizione che se dovessero accettare la profonda innovazione della architettura istituzionale che proponiamo saremmo disponibili a seguirli sulle loro idee anche sul sistema elettorale".

"Vogliamo essere come la Francia"
Sul futuro del Paese Berlusconi non ha dubbi. "Vogliamo continuare ad essere nella situazione di Atene, cioè ingovernabilità, o vogliamo la situazione della Francia che in poco tempo ha un nuovo governo subito operativo? Meglio Parigi". "Noi - ha poi spiegato - intendiamo proporre il modello francese con il doppio turno".

"Nessuna preclusione alle liste civiche"

"Io - continua Berlusconi - non posso escludere iniziative di altri e quindi se ci saranno liste civiche nel centrodestra non ci sarà nessuna preclusione". "Ultimamente - ha chiuso polemizzando con i giornalisti - la stampa scrive articoli assolutamente lontani dalla realtà e con moltissime frasi tra virgolette che erano assolutamente il contrario di quanto pensavo e penso".

Appello di Alfano ai moderati
Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, lancia un appello alle forze moderate per la creazione di un'alleanza alternativa alla sinistra. "I partiti dovranno rinnovarsi a destra e sinistra, noi ci rivolgiamo a chi vuole un'alleanza degli innovatori liberali, riformisti e moderati - ha detto -. Un'alternativa alla sinistra". "Siamo disponibili a concorrere e a organizzare primarie aperte per la premiership e di programma", ha aggiunto.