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"Via Berlusconi", per il Wall Street Journal fu Angela Merkel a fare pressioni su Napolitano

Il Quirinale però smentisce: "Nella telefonata non si parlò di politica interna italiana"

Ap/Lapresse

Per scongiurare che la crisi italiana affondasse l'euro, a ottobre Angela Merkel chiamò il Napolitano "suggerendogli" di trovare un altro premier per sostituire Silvio Berlusconi.

E' quanto riporta il Wall Street Journal in un articolo in cui si rivelano le presunte pressione della Cancelliera tedesca sul Quirinale che avrebbero portato all'avvicendamento tra Berlusconi e Mario Monti. Il Colle però smentisce: nessuna ingerenza.

Secondo il Wsj "in una fredda serata d'ottobre" la Cancelliera tedesca telefonò al Quirinale "violando la regola non scritta che vieta a un Paese (dell'Ue) di intervenire nella politica interna di un'altro membro". Angela Merkel "incoraggiò l'Italia a cambiare il suo primo ministro, se l'attuale - Silvio Berlusconi - non fosse riuscito a cambiare l'Italia".
Nell'inchiesta a puntate sull'anno nero dell'euro, dopo aver affrontato ieri le divisioni europee sulla Grecia, il giornale statunitense oggi punta i riflettori sull'Italia: "Fin dall'alba della crisi, a fine 2009, i leader d'Europa sapevano che avrebbero dovuto evitare una fuga dai titoli di Stato italiani".

Dopo aver voluto a tutti i costi imporre ai privati perdite sul debito greco, Berlino ha assistito al contagio di economie ben più grandi e difficili da sostenere: "La politica italiana aveva inquietato i mercati ulteriormente, con Berlusconi in lite con il suo ministro dell'Economia Giulio Tremonti", ha scritto il giornale americano. Così è intervenuto l'Eurotower con la sua lettera "segreta" di agosto mentre - ha ricostruito il Wjs - "Trichet e Draghi telefonavano a Berlusconi chiedendogli di onorare le promesse".

Fu così, secondo il giornale americano, che Napolitano "cominciò a verificare il sostegno a un nuovo governo fra i partiti politici se Berlusconi non fosse riuscito a soddisfare l'Europa ne i mercati": "la pressione tedesca aiutò la formazione di un nuovo governo attento alle riforme". Al successivo vertice di Cannes Berlusconi si sarebbe sentito dire, secondo il giornale newyorchese, che "Italia stava per perdere l'accesso ai mercati obbligazionari". Poche ore dopo, l'8 novembre, Berlusconi avrebbe perso la sua maggioranza aprendo la strada alle dimissioni e al governo Monti.

La smentita del Quirinale
Il Quirinale smentisce però la ricostruzione: "In riferimento ad alcune indiscrezioni di stampa, internazionale e italiana - si legge in una nota - si precisa che nella telefonata, niente affatto segreta, del 20 ottobre 2011, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il cancelliere della Repubblica federale tedesca, Angela Merkel, non pose alcuna questione di politica interna italiana, né tanto meno avanzò alcuna richiesta di 'cambiare il premier'. La conversazione ebbe per oggetto soltanto le misure prese e da prendere per la riduzione del deficit, in difesa dell'euro e in materia di riforme strutturali".