La moda ai tempi della crisi: l'arte di dare nuova vita agli abiti già usati
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Allargare o accorciare un abito che amiamo ma che non è più perfetto di misura, oppure aggiungere una decorazione o un dettaglio per rinfrescarlo e renderlo più attuale: in quest'arte erano maestre le nostre nonne, abituate a non "buttare via nulla". Oggi l'abitudine torna in auge, complice la crisi, ma si colora di una nota glam: è la cosiddetta Ri-fashion, ossia l'arte antica di rimodellare un abito vecchio trasformandolo secondo una linea nuova.
Il boom economico e la società dei consumi negli scorsi anni hanno fatto un po' cadere nel dimenticatoio questa antica arte. La scomparsa delle sartorie artigianali e la riduzione delle attività manuali e della pratica del taglio e del cucito hanno fatto il resto. Negli ultimi anni, però, la crisi sta cambiando tante abitudini: da un lato c'è la necessità di far durare il più possibile i vestiti, dall'altra c'è la soddisfazione di creare con le proprie mani un capo nuovo senza rinunciare alla camicetta del cuore, o al vestito amatissimo ma irreparabilmente consumato dall'uso o guastato da un "incidente di percorso". Negli ultimi cinque anni due famiglie su tre hanno ridotto la spesa per l'abbigliamento, mentre il ricorso alle riparazioni è aumentato del 48%. E nell'ultimo anno, oltre il 60% ha fatto ricorso al "ri-fashion" per evitare nuovi acquisti. Questo cambio di tendenza è stato accertato dall'Osservatorio Weekend Donna, che ha elaborato i dati di un sondaggio realizzato da Swg per conto di Cna (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa), mettendo in luce alcuni aspetti interessanti. Innanzi tutto, a chi si rivolgono i consumatori per riparare i propri capi di abbigliamento? Il 35% degli intervistati si fa aiutare da amici e/o parenti; il 31% ricorre ai laboratori e sartorie specializzate mentre il 28% cerca di fare da sé e arrangiarsi in casa propria. Per questo, nei giorni scorsi a Milano in occasione di Weekend Donna, il salone dedicato alle passioni femminili, i visitatori della fiera hanno affollato gli stand in cui artigiani esperti effettuavano questo genere di riparazioni, ma anche i workshop dedicati al fai-da-te del ri-fashion.