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Usa, "Non siamo il nemico del popolo": 70 testate americane si mobilitano per rispondere agli attacchi di Trump

Il 16 agosto, i quotidiani che hanno aderito all'iniziativa pubblicheranno un editoriale di denuncia

Usa,
ansa

Stampa vs Trump.

Una diatriba che va avanti da mesi, 19 per l'esattezza, vale a dire dall'inizio del mandato presidenziale di The Donald. A circa un mese dal suo insediamento, il tycoon aveva definito le testate giornalistiche "il nemico del popolo americano". Secondo un'analisi della Cnn, inoltre, sempre nel lasso di tempo indicato, il presidente ha utilizzato la parola fake - "fake news", "fake stories", "fake media" o "fake polls" - per riferirsi ai news media più di 400 volte. Per queste ragioni, 70 testate statunitensi hanno deciso di mobilitarsi e far sentire la propria voce con il metodo che meglio conoscono, gli editoriali, al grido di "Not the enemy of the people", "Non siamo il nemico del popolo". Il 16 agosto, i quotidiani che hanno aderito all'iniziativa pubblicheranno un editoriale contro gli attacchi del presidente.

A lanciare l'iniziativa è stato il Boston Globe, che ha contattato diverse testate statunitensi. L'idea è che ognuna di queste, il 16 agosto, pubblichi un editoriale per denunciare quella che il giornale chiama una "sporca guerra contro la stampa libera". Per ora, le testate che hanno aderito sono 70, da quelle importanti come il Miami Herald e il Denver Post fino a piccoli giornali di provincia. Un numero che potrebbe crescere da qui alla data indicata. "I nostri argomenti saranno diversi ma almeno saremo tutti d'accordo sulla natura allarmante di questi attacchi", si legge nell'appello del Boston Globe.

"Siamo una stampa libera e indipendente e questo è uno dei principi più sacri sanciti dalla Costituzione - ha dichiarato alla Associated Press Marjorie Pritchard, vicecaporedattore della parte editoriale del Boston Globe - Noi non siamo il nemico del popolo".