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Gutjahr, il giornalista alla strage di Nizza e a Monaco

La moglie è un ex agente del Mossad. Ma basta poco per verificare che il video fuori dal McDonaldʼs non è stato girato da lui

Un giornalista vive per informare e, quando riesce, realizzare degli scoop.

Richard Gutjahr di colpi ne avrebbe realizzati addirittura due di livello mondiale nel giro di una sola settimana. Il giornalista freelance tedesco era presente sia a Nizza sulla Promenade des Anglais che a Monaco di Baviera, durante la strage del 14 luglio e l'attacco del 22. Subito sul web e sui social sono scattati commenti sulla strana coincidenza e addirittura c'è chi parla di complottismo.

La vicenda - Una delle regole fondamentali del giornalismo è quella di attenersi alla verità sostanziale dei fatti. E i fatti ci dicono che Richard si trovava in vacanza a Nizza, la sera in cui Mohamed Lahouaiej-Bouhlel con il suo camion bomba si è gettato sulla folla radunatisi per assistere ai festeggiamenti del 14 luglio, uccidendo 84 persone. E dal terrazzo della sua stanza d'albergo, che si affacciava sul lungomare, ha ripreso la scena in cui un motociclista tenta, invano, di fermare la folle corsa di Bouhlel. Questo video (che vi riproponiamo), sicuramente suo,ha fatto subito il giro del mondo attraverso la Rete.

Tornato a Monaco, dove risiede, una settimana più tardi altro attentato. Questa volta compiuto da Aly Sonboly, ragazzo diciottenne tedesco-iraniano, che è entrato armato in un centro commerciale uccidendo nove ragazzi prima di suicidarsi. Da buon cronista Richard si precipita nella zona dell'attacco e inizia a postare sui social immagini, poi subito rimosse, per documentare la strage in corso. Poco dopo tutte le agenzie del mondo e i principali siti d'informazione rilanciano un video in cui si vede il giovane attentatore sparare sulla folla davanti all'ingresso di un McDonald's. Chi ha realizzato questo video? Per molti l'autore è ancora Gutjahr.

Video bufala e complottismo - In questo caso però quel video non è stato realizzato dal giornalista freelance tedesco. Lui infatti non ne ha mai rivendicato la paternità e il tabloid inglese Mirror, fin da subito, ha parlato di fonte indefinita in merito a quel filmato davanti al McDonald's. Come potrebbe un giornalista che ha in mano un video così importante decidere di rinunciare alla sua pubblicazione?

Ma si sa che il mondo di oggi è diffidente e crede molto alle coincidenze. Così è cominciata subito una campagna, lanciata dai cosidetti siti complottisti, che tentava di spiegare che quella non poteva essere stata una semplice coincidenza. Richard infatti, per il complottismo, avrebbe saputo in anticipo dei due attacchi. Ma chi gli avrebbe dato queste "soffiate"? La risposta è servita: la moglie Einat Wilf, israeliana e sionista, ex membro del Mossad e ex parlamentare del partito laburista HaAvoda guidato dall'ex premier Shimon Peres.

Altre coincidenze - Addirittura qualcuno ha ricordato un' altra strana coincidenza che riguarda l'attentato di Monaco. Esso è avvenuto 70 anni dopo un altro atto terroristico compiuto , il 22 luglio 1946, da un'organizzazione sionista in lotta contro il dominio britannico in Palestina all'Hotel King David di Gerusalemme. Peccato che dalle prime ricostruzioni sull'attentato è emerso che il giovane Ali si sarebbe ispirato, nel suo folle gesto, alla strage di Utoya, compiuta dal neonazista norvegese Anders Breivik nel luglio 2011.

Morale della favola: di scoop Gutjahr ne ha fatto uno solo. Il secondo gli è stato attribuito, probabilmente per il passato della moglie. Il giornalista ha fatto solo il suo lavoro senza prendersi meriti che non aveva. Il resto lo hanno fatto certa Rete e certi social network.