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Scontri Egitto, Mohamed Morsi:non me ne vado

"Il presidente eletto ha legittimità costituzionale", ha detto in una lunga intervista al Guardian, respingendo così le richieste dellʼopposizione di dimettersi

Ap/Lapresse

Ci possono essere dimostrazioni ma non si può mettere in discussione la legittimità costituzionale di un presidente eletto. Così il presidente egiziano, Mohamed Morsi, in un'intervista al quotidiano britannico "The Guardian", respinge le richieste dell'opposizione di dimettersi. "Se cambiassimo qualcuno eletto secondo la legittimità costituzionale, ci sarà qualcun'altro che si opporrà anche al nuovo presidente", aggiunge.

Così "una settimana o un mese dopo chiederanno anche a lui di dimettersi", ha affermato il primo presidente dei Fratelli musulmani, nel giorno delle grandi manifestazioni indette per chiedere le sue dimissioni. "Non c'è spazio di discussione su questo punto. Ci possono essere manifestazioni e le persone possono esprime la loro opinione ma il punto cruciale è l'applicazione della costituzione. Questo è il punto cruciale", ha insistito.

Morsi ha quindi accusato "i resti dell'ancien regime" per le violenze dei giorni scorsi, che hanno preso di mira sedi della Fratellanza e del suo braccio politico. "Hanno i mezzi, che hanno ottenuto con la corruzione e li usano per pagare teppisti e così scoppia la violenza". "E' stato un anno difficile, molto difficile e penso che gli anni a venire lo saranno ancora, ma spero di fare sempre il mio meglio per soddisfare i bisogni del popolo egiziano", ha concluso Morsi.

L'appello dell'imam: "No alle violenze" - Il gran imam di al Azhar, Ahmed el Tayyeb, ha fatto appello "a tutti gli egiziani di dare prova di moderazione ed evitare qualsiasi forma di violenza", nella giornata di proteste anti Morsi. "E' necessario fare prevalere l'interesse della patria ed evitare atti che possano metterlo a rischio". Intanto sono già migliaia i manifestanti a piazza Tahrir, al Cairo, per la giornata di protesta indetta dai ribelli per chiedere le dimissioni del presidente Mohamed Morsi. Gli attivisti si sono riuniti in diversi quartieri della città dove sono previste almeno 8 marce che poi confluiranno a piazza Tahrir. Sostenitori di Morsi si sono riuniti invece davanti alla moschea di Rabaa el Adaweya. I manifestanti sfilano con le bandiere e, al momento, il clima è festoso.