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Istanbul, tregua armata a piazza Taksim

Piazza deserta presidiata dalla polizia dopo la lunga battaglia nella notte. Il governo: "Multare le tv che trasmettono le proteste"

Ap/Lapresse

Dopo otto ore di scontri, è stata riconquistata nella notte dalla polizia piazza Taksim a Istanbul. Cessati gli ultimi lanci di lacrimogeni, i manifestanti si sono ritirati nel parco e i poliziotti hanno ripreso il controllo della piazza. Al momento i camion della nettezza urbana stanno ripulendo l'area. Un'altra manifestazione anti-Erdogan ad Ankara, con 5mila persone, è stata dispersa martedì sera dalla polizia.

L'intervento delle forze di sicurezza - che ha fatto anche ricorso ai cannoni ad acqua - era scattato nel centro della città, non lontano dalla sede dell'ambasciata americana, per disperdere una folla di circa 5mila manifestanti che lanciavano slogan inneggiano alle dimissioni del governo e del primo ministro turco Erdogan. Poi la tregua, che si teme abbia le ore contate.

Italiani evitino piazza Taksim - Il consolato generale di Istanbul ha di nuovo invitato questa sera gli italiani ad evitare la zona di piazza Taksim e di Istiklal, nel cuore della megalopoli turca, teatro di duri scontri fra polizia e manifestanti. Già martedì mattina, in un messaggio sms agli italiani che si trovano a Istanbul, il consolato aveva raccomandato di ''stare lontani dalla zona e fare attenzione a possibili manifestazioni''.

Ospedale da campo improvvisato - Intanto Gezi Park a Istanbul si è trasformato in un ospedale da campo per i feriti negli scontri con la polizia che intende sgomberare il parco e piazza Taskim. ''Nell'ultima ora, circa 25 feriti sono passati dal nostro centro prima di essere trasportati in ambulanza negli ospedali'', ha spiegato un'infermiera volontaria, sotto anonimato. ''Si tratta soprattutto di ustioni, di persone colpite dai bossoli dei lacrimogeni, alla testa o altrove, di cadute, fratture, crisi d'asma, o di chi necessita di punti di sutura'', ha aggiunto l'infermiera: ''Qui ci accontentiamo di fermare le emorragie, poi li mandiamo in ospedale''.

Multe alle tv che trasmettono le proteste - Il Consiglio Supremo della Radio e della Tv (Rtuk) turco, organismo di controllo nominato dal governo Erdogan, ha multato le piccole tv che hanno trasmesso in diretta le manifestazioni di protesta. Lo riferisce Hurriyet online. Rtuk motiva così la sanzione: "Hanno danneggiato lo sviluppo fisico,morale e mentale di bimbi e giovani".