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Boston, trovati i coperchi delle pentole-bomba

Rinvenuti sul tetto di un edificio vicino. Intanto emergono nuovi dettagli sugli ordigni

Ap/Lapresse

Il coperchio di una delle pentole a pressione usate nell'attentato alla maratona di Boston è stato trovato sul tetto di uno degli edifici vicini al traguardo. Lo riporta la Cnn. Intanto, dalle indagini, emerge che le bombe utilizzate erano rudimentali e potevano essere realizzate con materiale del costo di un centinaio di dollari reperibile nei grandi magazzini.

Secondo gli investigatori sono state utilizzate pentole a pressione imbottite di esplosivo e armate con un semplice detonatore; all'interno, una manciata di cuscinetti a sfera, schegge e chiodi: tutto materiale così comune che sarà difficile stabilirne la provenienza. L'Fbi e la polizia di Boston inoltre stanno passando al setaccio hotel e residence nella speranza di scoprire dove sono state costruite le bombe. Si stanno anche verificando le liste dei passeggeri di voli arrivati di recente a Logan.

Gli inquirenti non scartano dunque nessuna pista, da quella interna (il luogo in cui è stato trovato il telecomando che ha azionato gli ordigni fa pensare al collocamento della bomba vicino al posto dove era seduto il governatore del Massachusetts, il democratico afroamericano Deval Patrick), a quella legata al terrorismo internazionale (alcuni siti, come l'israeliano Debka, evocano un ipotetico coinvolgimento di una cellula saudita di Al Qaeda, peraltro seccamente smentito dalle autorità). Non si esclude però nemmeno l'azione di un "lupo solitario", un folle come Anders Breivik in Norvegia.

Il giallo dell'uomo sul tetto - Il ritrovamento del coperchio di una delle pentole però potrebbe portare a una svolta. L'oggetto, infatti, è stato scoperto sul tetto di uno degli edifici vicini al traguardo. E proprio su un tetto era stato fotografato un uomo che negli attimi dell'attentato si muoveva con fare sospetto guardando proprio la zona delle esplosioni.

Una cinese la terza vittima - Intanto le autorità hanno identificato la terza vittima: si tratta di una cittadina cinese, Lü Lingzi, studentessa che si stava specializzando alla Boston University, le cui generalità non erano state diffuse in un primo momento per esplicita richiesta della famiglia.

Bimbo di 5 anni lotta tra la vita e la morte - Sessantanove persone sono ancora ricoverate negli ospedali di Boston per le ferite riportate nell'attentato alla maratona. Intanto è salito il numero dei feriti gravi, da 17 a 24, secondo l'ultimo bollettino medico. Tra i feriti in condizioni critiche al Boston Medical Center c'è un bimbo di cinque anni che lotta tra la vita e la morte.