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Il Ceo di Ryanair ci riprova: "Le cinture? Inutili, meglio viaggiare in piedi e spendere meno"

Micheal OʼLeary: "Se ci fosse la possibilità di scegliere fra un posto a sedere a 25 sterline e uno in piedi a una sterlina, la maggior parte delle persone sceglierebbe questʼultimo"

Ap/Lapresse

Le cinture di sicurezza sugli aerei? Inutili, parola di Michael O'Leary, Ceo della compagnia aerea Ryanair. Quella che appare come una boutade, in realtà potrebbe essere la prima di una serie di mosse per arrivare a cambiare l'attuale normativa europea sulla sicurezza in volo. Eliminare prima le cinture di sicurezza per riuscire, prima o poi, a rendere lecita la vendita di "posti in piedi" sugli aerei.

L'argomento non è nuovo per O'Leary che più volte ha paragonato gli aerei ad autobus con le ali e, intervistato dal britannico "The Telegraph", ha spiegato che "se ci fosse un incidente in volo, Dio non voglia, le cinture di sicurezza non salveranno nessuno". E d'altra parte "non sono obbligatorie nella metropolitana di Londra, come non sono obbligatorie sui treni che viaggiano a quasi 200km/h e dove, se ci fosse un incidente, i passeggeri morirebbero tutti".

Posti in piedi a una sterlina
Nella testa di O'Leary, quindi, un piano preciso: aggirare le norme di sicurezza comunitarie e rimuovere le ultime 10 file di sedili da ogni aereo per creare una zona per posti in piedi, da vendere a una sterlina: "Se ci fosse la possibilità di scegliere fra un posto a sedere a 25 sterline e uno in piedi a una sterlina, la maggior parte delle persone sceglierebbe quest'ultimo". 

Turbolenze e incidenti contro il progetto di O'Leary
Il progetto del Ceo Ryanair si scontra però con i dati diffusi dalla statunitense Federal Aviation Administration (Faa), secondo i quali ogni anno, nonostante le cinture di sicurezza, 58 persone restano ferite a causa delle turbolenze durante i voli aerei e, dal 1980 al 2008, gli incidenti gravi sono stati 234, con 298 feriti gravi e tre morti.