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Caso Marò, rappresentante governo indiano: "L'Enrica Lexie non poteva essere fermata"

New Delhi, lʼavvocato di Stato dellʼIndia ha criticato lʼoperato della polizia del Kerala, che ha bloccato la nave Enrica Lexie: "Incidente avvenuto in acque internazionali".

Reuters

Durante un'udienza presso la Corte suprema di Nuova Dehli l'avvocato dello Stato indiano ha criticato l'operato della polizia del Kerala, che ha bloccato la nave Enrica Lexie "pur non avendone l'autorità perché l'incidente era avvenuto in acque internazionali".

Secondo il rappresentante del governo centrale il Kerala non è competente neppure per giudicare il caso. Si tratta della posizione sostenuta fin dall'inizio dall'Italia.

Lo "chief minister" di Kerala non retrocede: "Azione legittima"

Interpellato a questo proposito da un canale televisivo privato, lo "chief minister" del Kerala, Oommen Chandy ha ribattuto che "ogni azione è stata presa dopo consultazione con il governo centrale. L'incidente è avvenuto nel nostro territorio e abbiamo ogni diritto di applicare le nostre leggi".

Il 2 aprile, il ministro degli Esteri S.M.Krishna, in un incontro con Chandy, aveva elogiato il modo con cui il governo del Kerala aveva risposto alle preoccupazioni delle famiglie dei due pescatori uccisi, e aveva lodato anche "la giusta decisione" di arrestare i due marò implicati.


La nuova posizione presa oggi dall'avvocato dello Stato indiano ha sorpreso molti e indotto a pensare a uno scontro tra New Delhi e i vertici del Kerala a proposito della vicenda che sta contrapponendo India e Italia.



Stando a quanto riferiscono i media indiani, la Corte Suprema di New Delhi ha aggiornato l'udienza per il rilascio dell'Enrica Lexie al 30 aprile.