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Tolosa, killer sotto assedio in casa
Esplosioni davanti all'edificio

Le teste di cuoio dei reparti speciali del Raid francese hanno provocato deflagrazioni intimidatorie davanti allʼedificio in cui è asserragliato il presunto omicida della scuola ebraica. Sul posto anche il presidente Sarkozy

Dal Web

Le forze speciali di polizia francesi del Raid a Tolosa hanno provocato tre esplosioni seguite da altre accecanti e assordanti davanti alla casa in cui Mohamed Merah è barricato da 23 ore.

Obiettivo è intimidire il 24 enne francese di origine algerina, legato ad Al Qaeda, e indurlo alla resa. Sul posto il presidente Sarkozy ha dichiarato di volere "che sia catturato vivo".

08.50 - Sarkozy: prendetelo vivo
E' stato il presidentei Nicolas Sarkozy in persona a bloccare l'assalto finale delle teste di cuoio francesi, con lo scopo di "prendere vivo" il sospetto killer di Tolosa, come riferisce la radio Europe 1.

07.00 - Arrestato il fratello dell'uomo
Testimoni riferiscono di aver sentito sei o sette colpi di arma da fuoco durante l'operazione, mentre un giornalista sul posto racconta di aver visto la polizia equipaggiata con elmetti e giubbotti antiproiettile. Il fratello dell'uomo è stato arrestato e la madre è stata portata sul luogo del blitz per negoziare la resa. La donna però "rifiuta di prendere contatto con lui". 

L'uomo accerchiato dalla polizia afferma di aver "voluto vendicare i bambini palestinesi" e di aver agito anche per vendetta contro gli interventi internazionali dell'esercito francese. Lo riferisce il ministero dell'Interno secondo cui il 24enne è collegato "a salafisti e jihadisti".

L'uomo che ancora resiste asserragliato, avrebbe soggiornato in un campo di Al Qaeda. Secondo i primi elementi che emergono dall'inchiesta, sarebbe stato in una delle roccaforti della rete terroristica, al confine tra il Pakistan e l'Afghanistan.

Gli inquirenti sono quasi certi di aver di fronte il ricercato numero 1 di Francia. 

06.00 - Indagini accurate
L'operazione contro il sospetto killer di Tolosa è scattata quando gli inquirenti hanno identificato l'indirizzo IP del computer del fratello. Fra le piste seguite dagli inquirenti, una delle principali era da giorni quella dell'appuntamento dato dal killer alla prima vittima in risposta a un'inserzione su Internet per la vendita di una moto. In abiti civili, il paracadutista Imad Ibn Ziaten, 30 anni, era stato ucciso con un proiettile in testa l'11 marzo a Tolosa.

05.15 - Sospetto era noto ai servizi col nome di "Mohamed"
Il sospetto degli omicidi di Tolosa era noto da tempo ai servizi di informazione francesi come persona vicina ai gruppi islamici più radicali e si faceva chiamare "Mohamed", secondo fonti dell'inchiesta. Le stesse fonti dicono che il giovane, 24 anni, era già stato arrestato a Kandahar, in Afghanistan, per reati comuni. L'abitazione dell'uomo, al numero 17 della rue Sergent Vigné, sorge a soli 3 chilometri dalla scuola Ozar Hatorah in cui il killer ha compiuto la strage lunedì.