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Egitto, 74 morti tra tifosi allo stadio
Rimosso il capo della Sicurezza di Porto Said

Gli scontri scatenati da unʼinvasione di campo. Nel parapiglia 1.000 feriti. Giocatori e ultrà ospiti portati via in elicottero dallʼesercito

Da video

Un incontro di calcio in Egitto si è concluso con un bagno di sangue per gli scontri tra i tifosi: il bilancio del governo parla di 74 vittime e di un migliaio di feriti.

E' successo allo stadio di Porto Said, al termine di una partita di calcio fra la squadra locale El Masrj e Al Ahlj, uno dei due club più popolari del Paese. Rimosso dal ministro dell'Interno il capo della Sicurezza.

Lo stesso ministro dell'Interno, Mohamed Ibrahim, ha fatto sapere di aver arrestato 47 persone in relazione alle violenze. Gli scontri a Port Said, località portuale nel nord dell'Egitto, sono scoppiati quando centinaia di ultrà locali hanno invaso il terreno di gioco, dando vita a una vera e propria caccia ai giocatori avversari. Tutto ciò, benché la partita, la 17ma del campionato egiziano, si fosse conclusa con la prima sconfitta stagionale (3-1) della formazione del Cairo. In pochi minuti nello stadio gremito di 13mila spettatori si è scatenata la violenza con la reazione dei tifosi di quest'ultima squadra. Nulla hanno potuto le 20 brigate della polizia anti-sommossa.

Elicotteri "liberano" giocatori e tifosi avversari
L'esercito egiziano è dovuto intervenire con elicotteri per portare via dallo stadio i giocatori e i tifosi della squadra ospite, al Ahly, bloccati all'interno della struttura dopo gli scontri sanguinosi.

L'accusa dei Fratelli Musulmani
I Fratelli Musulmani hanno accusato i sostenitori del presidente destituito Hosni Mubarak di essere i responsabili delle violenze.

Arrestate 47 persone
Il ministro dell'Interno egiziano, Mohamed Ibrahim, ha reso noto che 47 persone sono state arrestate in relazione alla sanguinosa invasione del campo di calcio di Port Said. Molte vittime, ha detto, sono morte nella calca. E la ricerca di persone coinvolte sta continuando. Intanto, il capo del consiglio militare egiziano, il maresciallo Mohammed Hussein Tantawi, ha annunciato l'apertura di una commissione d'inchiesta sull'accaduto.

Dispiegato l'esercito
Dopo la strage, in tutta la città è stato dispiegato l'esercito.

Rimosso il capo della Sicurezza
E' stato rimosso dal suo incarico il capo della Sicurezza di Porto Said. E intanto per le strade circolano ambulanze alla ricerca di donatori di sangue per gli oltre mille feriti. Nel frattempo al Cairo gli ultras della squadra del El Ahly, oggetto dell'attacco di ieri, sono in sit-in davanti alla tv pubblica.

Tre giorni di lutto
Il capo del consiglio militare egiziano Hussein Tantawi ha indetto tre giorni di lutto nazionale, da oggi fino a sabato sera, per commemorare le vittime delle peggiori violenze calcistiche mai registrate in Egitto, verificatesi ieri sera durante la partita fra El Ahly, del Cairo, e la squadra locale di Porto Said El Masry.