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Italiano rapito in Pakistan, i talebani:
"Non siamo stati noi a sequestrarlo"

Smentita la polizia, secondo cui che Lo Porto si troverebbe nelle mani degli estremisti

Dal Web

L'italiano Giovanni Lo Porto e il suo collega tedesco, rapiti giovedì nel Pakistan centrale, non sono in mano ai talebani: a sostenerlo è una fonte degli esponenti islamici della provincia di Khyber Pakhtunkwa.

"Non sappiamo ancora chi li ha sequestrati, ma per ora nessuno ha contattato i gruppi talebani", hanno riferito gli insorti. Secondo la polizia, invece, il rapimento è stato organizzato proprio dagli estremisti islamici.

L'italiano e il tedesco sequestrati sono due cooperanti, ma non da talebani, a sentire la fonte intervenuta in materia per smentire la notizia che i due uomini sarebbero stati rapiti da esponenti dei gruppi islamici estremisti.

Un'affermazione che però contrasta con la versione fornita dalla polizia. Gli agenti infatti avevano dichiarato che il rapimento era stato organizzato proprio dai talebani e che il palermitano Lo Porto e il suo collega tedesco erano stati trasferiti nelle aree tribali confinanti con l'Afghanistan. I due erano stati sequestrati giovedì nel loro ufficio di Multan.