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Scandalo protesi mammarie in Francia: 20 donne affette da cancro

Cautela da parte delle autorità sanitarie locali. Il Brasile ne vieta lʼimportazione

Afp

Venti donne sulle quali sono state impiantate protesi mammarie denominate Pip sono risultate affette da cancro in Francia.

Lo denunciano le autorità sanitarie di Parigi, sottolineando tuttavia che "al momento non è possibile stabilire nessun tipo di relazione tra le protesi e la malattia". Secondo diversi esperti, questo modello di protesi sarebbe difettoso e avrebbe causato la morte di almeno una donna.

In pieno scandalo internazionale, la stampa francese ha rivelato oggi che i figli di Jean-Claude Mas, il fondatore della Pip, messa in liquidazione nel 2010, hanno aperto lo scorso giugno un'altra societa', la FIT (France Implant Technologie), per fabbricare nuove protesi mammarie a basso costo da vendere soprattutto sul mercato asiatico e sud americano.

Intanto, mentre la Procura di Torino, guidata da Raffaele Guariniello, ha aperto un'inchiesta sul caso, le autorità brasiliane hanno introdotto un divieto permanente di vendita delle protesi al seno della compagnia francese Poly Implant Prothese (Pip).

Lo ha fatto sapere l'Agenzia nazionale per la vigilanza sanitaria del ministero della Salute di Brasilia, aggiungendo che la decisione è basata su test effettuati in Francia dai quali risulta che le protesi Pip possono rompersi e rilasciare un tipo di gel al silicone non conforme agli standard e pericoloso.

Le vendite delle protesi, si legge in un comunicato dell'agenzia, furono vietate in Brasile ad aprile del 2010 e la decisione di oggi rende il divieto permanente. Il Brasile, si apprende dalla nota, ha importato 34.631 protesi Pip, di cui 24.534 sono state vendute. La parte rimanente sarà distrutta.