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Somalia, liberata la nave italiana Savina Caylyn
Sequestrata a febbraio, a bordo 5 connazionali

La Farnesina ha smentito il riscatto di 11,5 milioni di dollari per il rilascio dellʼequipaggio

Dal Web

E' stata liberata alle 14 ora locale la "Savina Caylyn", la nave della compagnia D'Amato che era stata sequestrata dai pirati somali l'8 febbraio di quest'anno vicino all'isola yemenita di Socotra.

A bordo dell'imbarcazione ci sono cinque italiani. Smentito il riscatto secondo quanto riferito dal sito Somalia Report che citava fonti dei pirati, secondo cui per la liberazione sarebbe stato pagato un riscatto di 11,5 milioni di dollari.

Liberato anche tutto l'equipaggio della nave, 22 uomini, di cui 5 italiani e 17 indiani. L'operazione si è conclusa alle 4 ora locale ad Harar Dhere, a nord di Mogadiscio, con il capo pirata Ilyaas, del clan Murar Shade, che a sua volta fa parte della grande famiglia degli Hawiye. La presenza di 17 indiani tra l'equipaggio potrebbe avere reso difficoltose le trattative, a causa dell'atteggiamento aggressivo dell'India nei confronti dei pirati.

A bordo della petroliera si trovavano Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave, e Crescenzo Guardascione, terzo ufficiale di coperta, entrambi di Procida; Gianmaria Cesaro, allievo di coperta, di Sorrento; Antonio Verrecchia, direttore di macchina, di Gaeta, ed Eugenio Bon, primo ufficiale di coperta, di Trieste.

Savina Caylyn: "Nessun riscatto né blitz"
Non è stato pagato alcun riscatto né ci sono stati blitz". E' quanto fa sapere la Compagnia Fratelli D'Amato Navigazione, in merito alla liberazione della petroliera Savina Caylin, dopo 10 mesi nelle mani dei pirati somali. "Siamo felici della bella notizia - hanno fatto sapere - ma saremo pienamente soddisfatti solo quando il mostro equipaggio sarà in acque sicure". Al momento, spiegano, la petroliera è "ancora in acque somale, bastano 30 miglia per entrare in acque internazionali".

Napolitano: "Soddisfazione per la liberazione della Caylyn"
"Ho appreso con grande soddisfazione la notizia della liberazione, dopo lunghi mesi di ansia, della nave italiana 'Savina Caylyn' e dei nostri marittimi su di essa imbarcati". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Sono stato partecipe della mobilitazione dei famigliari e delle autorità locali - ha proseguito - e mi congratulo vivamente con il ministero degli Esteri e con le Forze Armate, in particolare con la missione che esse svolgono nella cruciale area delle coste del Corno d'Africa".

Farnesina: "Nessun riscatto"
Il governo italiano non ha pagato nessun riscatto per la liberazione della Savina Caylyn, la nave della compagnia D'Amato sequestrata a febbraio in Yemen. "Abbiamo evitato - scrive la Farnesina in una nota - qualsiasi azione di tipo militare" per garantire la sicurezza dei cinque italiani a bordo e non abbiamo "mai contemplato" l'ipotesi di una "trattativa con i pirati" o il "pagamento di riscatti" per la liberazione.

Monti: "Viva soddisfazione"

Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha espresso la sua più viva soddisfazione per il rilascio dell'equipaggio e della nave italiana. Monti, si legge in una nota di Palazzo Chigi, si sente molto vicino ai 5 marinai italiani rilasciati, e alle loro famiglie, per la dura prova che hanno dovuto sopportare in questi lunghi mesi di attesa.

Padre di un ostaggio: "E' la fine di un incubo"
Non ha ancora la conferma ufficiale della liberazione della Savina Caylyn Adriano Bon, padre di Eugenio, primo ufficiale della nave, ma dalla sua casa di Trieste, afferma: "Sarebbe la fine di un incubo". Comunque, aggiunge il padre di Eugenio Bon, "mi rimane la preoccupazione finché non vedo tutto l'equipaggio arrivare a casa in forma e in salute".

La figlia del comandante: "Finalmente liberi"
"Finalmente liberi". Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook Libera Lubrano Lavadera, la figlia del comandante procidano della Savina Caylyn, la nave della D'Amato liberata dopo essere stata sequestrata dai pirati somali l'8 febbraio scorso.

Sindaco di Procida: "E' un regalo di Natale"

"E' una notizia bellissima, il classico regalo di Natale". Così il sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto, commenta la notizia della liberazione della nave con a bordo tre procidani. "Aspettiamo la certezza dalla Farnesina - spiega - ma intanto la notizia si è sparsa per tutta l'isola, la comunità procidana gioisce ma è una splendida notizia per tutte le comunità marinare coinvolte". A Procida intanto sono pronti i festeggiamenti con i fuochi d'artificio, e le campane hanno suonato a festa per salutare la liberazione della Savina Caylyn.