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New Mexico, rutta in classe: arrestato 13enne

Non è il primo episodio di "tolleranza zero" su minori da parte delle istituzioni ad Albuquerque

Ap/Lapresse

Ad Albuquerque (New Mexico, Usa) la filosofia della tolleranza zero adottata da alcuni istituti scolastici sta davvero oltrepassando il limite della ragionevolezza.

Sempre più episodi di abuso di potere da parte delle istituzioni avvengono nelle scuole. L'ultimo è il caso di un 13enne, che dopo aver ruttato in classe, è stato richiamato dagli insegnanti e subito dopo arrestato dalla polizia "per aver disturbato la lezione".

Lo ha denunciato Shannon Kennedy, che lavora ormai da anni in un'organizzazione per i diritti civili e che sta portando avanti una class-action, con le famiglie delle giovani vittime, per fermare questo "ridicolo" atteggiamento autoritario di "violenza insensata".

La Kennedy all'Huffington post ha raccontato altri episodi del genere. Uno dei quali riguarda un bimbo autistico di 7 anni, che è stato legato a una sedia con delle manette dopo aver iniziato ad agitarsi in classe. Ciò, nonostante in New Mexico sia proibito, sia alla polizia che agli insegnanti, di usare la forza per fermare i minori al di sotto degli 11 anni. Nella contea di Bernalillo, in particolare, negli ultimi tre anni c'è stato il record di arresti: 200 bambini sono stati fermati dalle forze dell'ordine a causa di azioni risibili .

Le autorità chiamate a rispondere degli abusi si celano dietro un no comment. Mentre un membro del Consiglio di una scuola di Albuquerque, Lorenzo Garcia, ha detto ai giornalisti: "Non mi è mai capitato di vedere o sentire nel mio istituto azioni del genere, ma di sicuro questi fatti suscitano in me molta preoccupazione".