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Somalia, attacco a una nave italiana
A bordo sette connazionali

Assaltata la Montecristo del gruppo livornese DʼAlesio. Gli armatori: "Siamo pessimisti"

Dal Web

Una nave italiana, la Montecristo della D'Alesio di Livorno, è stata attaccata dai pirati somali e sarebbe ora diretta verso le Yemen.

L'assalto è avvenuto alle 6.45 a 620 miglia a est della Somalia. Secondo quanto comunicato dal comandante sono state cinque persone armate ad attaccare l'imbarcazione. A bordo ci sono 7 italiani e 16 tra ucraini e indiani. La Nato invia un'unità navale. Il gruppo si dice pessimista.

A lanciare l'allarme è stato il comandante Diego Scussat, di Venezia. A bordo con lui anche l'ufficiale di coperta Stefano Mariotti e l'allievo ufficiale Luca Giglioli, entrambi livornesi. Sono originari di Sardegna, Emilia Romagna, Campania e Trentino Alto Adige, invece, i membri del team di sicurezza.

La 'Montecristo', che trasporta rottami di ferro, era diretta in Vietnam e proveniva dal canale di Suez. Secondo quanto rilevato dai sistemi gps, l'imbarcazione potrebbe essere ora diretta verso lo Yemen. L'attacco si sarebbe verificato appena finito il servizio di scorta da parte di una nave giapponese che aveva accompagnato l'imbarcazione lungo il golfo di Aden.

Il gruppo D'Alesio: "Siamo pessimisti, che Dio ce la mandi buona"
Dalle 7 di questa mattina gli armatori della Montecristo non ricevono più alcuna notizia. "Il comandante, questa mattina, ci ha comunicato che la nave era sotto attacco da parte di cinque pirati - spiega a Tgcom Alessio Melillo - Poi non abbiamo più ricevuto alcuna notizia e non riusciamo a metterci in contatto in alcun modo. Temiamo che, a questo punto, i pirati siano riusciti a prendere possesso dell'imbarcazione". A bordo della nave ci sono 23 persone, tra cui sette italiani: "Sono di nazionalità italiana tre membri dell'equipaggio e i quattro componenti del team di sicurezza. Sei sono di nazionalità ucraina e dieci sono indiani". "La principale preoccupazione in questo momento - ha aggiunto la compagnia - è per i membri dell'equipaggio".

La Nato invia un'unità navale
La task force marittima 508 della Nato, guidata dal contrammiraglio Gualtiero Mattesi, ha disposto l'invio di un'unità navale per accertare quanto accaduto alla nave italiana Montecristo. 

Farnesina al lavoro
L'unità di crisi della Farnesina ha già attivato tutti i necessari contatti con l'armatore e con tutti gli attori istituzionali coinvolti al fine di capire quanto successo alla Montecristo che questa mattina ha subito un attacco da parte di una nave pirata: "L'unità di crisi della Farnesina sta seguendo la vicenda con la massima attenzione ed ha attivato i canali con l'armatore e gli altri canali istituzionali - spiega una fonte del ministero degli Esteri - "La Farnesina non può dare chiara conferma del sequestro. C'è stato certamente un arrembaggio alla nave Montecristo che ha messo in atto misure eversive. Quindi sono stati persi i contatti".

La Montecristo varata a giugno
L'attacco alla Montecristo arriva a pochi mesi dal varo dell'imbarcazione. La nave è stata infatti consegnata il 10 giugno 2011 presso il cantiere Coreano Hyundai Mipo. Si tratta della prima portarinfuse della speciale classe Supramax da 56mila dwt della Dalmare. E' impiegata sulle grandi rotte internazionali. E' dotata di cinque stive e di quattro gru per la movimentazione del carico e può operare in qualunque porto internazionale.