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Batterio killer, Germania: "Nei germogli di soia"

Il governo ufficializza lʼorigine dellʼepidemia costata la vita a trentuno persone

Afp

Ci sono volute 5 settimane di allarme e paura, con trentuno morti.

Ora però pare essere certa la causa dell'epidemia di diarrea emorragica da batterio E.Coli che terrorizza Germania ed Europa. Secondo fonti ufficiali tedesche la causa dell'epidemia è da individuarsi nei germogli crudi (di soia e altri legumi) prodotti da un'azienda di Bienenbuettel, nel nord della Germania. Riabilitati quindi cetrioli e pomodori, del tutto estranei alla vicenda.

L'annuncio è stato dato da Reinhard Burger, direttore dell'istituto Robert Koch (Rki), che si è riunito venerdì mattina a Berlino con i membri dell'Ufficio federale per la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare e dell'Istituto federale per la valutazione dei rischi. La prima conseguenza è che il governo tedesco ritirerà il "divieto" di consumare cetrioli, pomodori e insalata. "L'allerta dovrà essere levata oggi. Ma sarà mantenuta contro il consumo di germogli di soia crudi", ha indicato a France Presse una fonte di un'autorità tedesca prima dell'annuncio ufficiale dell'istituto Kock.

Burger ha confermato che chi ha mangiato i germogli di soia "è esposto nove volte più degli altri alla diarrea sanguinolenta. L'epidemia, tuttavia, non è finita". Esami "multipli" nei terreni e sui prodotti dell'azienda Gaertnerhof a Bienenbuettel, nel nord della Germania, hanno confermato la presenza del batterio, ma "la serie di indizi è così forte" che ormai abbiamo identificato l'origine del contagio, hanno spiegato i responsabili sanitari. "Non ci sono altre piste serie al di fuori dei germogli di soia", ha concluso Burger rispondendo a una domanda di un giornalista che chiedeva se l'origine del batterio killer sia questa al cento per cento.