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La pressione fiscale cala, ma gli italiani restano tra i più tassati

Secondo la classifica dellʼOcse, i cittadini della Danimarca sono i più "tartassati" con una pressione al 45,94%, davanti a Francia (45,27%) e Belgio (44,18%). Sesto il nostro Paese (42,9%)

La pressione fiscale cala, ma gli italiani restano tra i più tassati - foto 1
-afp

Nel 2016 in Italia la pressione fiscale è calata al 42,9% del Pil rispetto al 43,3% dell'anno precedente.

Il nostro Paese, però, resta nella parte alta della classifica dell'Ocse delle nazioni con la pressione fiscale maggiore, confermandosi alla sesta posizione. La Danimarca è il Paese i cui cittadini sono più tartassati, con una pressione al 45,94%, davanti a Francia (45,27%) e Belgio (44,18%).

Il dato è contenuto nella scheda sull'Italia pubblicata nel rapporto annuale sulle entrate fiscali dei Paesi che fanno parte dell'Ocse.

L'organizzazione parigina rileva inoltre che l'attuale livello di pressione fiscale in Italia risulta superiore al 40,6% cui si attestava nel 2000. Dall'inizio del nuovo millennio il picco di pressione fiscale è stato toccato nel 2013, con il 44,1%. Il minimo risale invece al 2005 con il 39,1%.

Sempre secondo l'Ocse l'Italia ha il sesto livello più elevato in termini di entrate fiscali rispetto al Pil tra i 35 Paesi aderenti, una posizione che si conferma rispetto al 2015.

Il valore più elevato in assoluto è il 45,9% della Danimarca, seguita dal 45,3% della Francia e dal 44,2% del Belgio. L'Italia si colloca tra Svezia e Austria mentre la Germania, locomotiva Ue, risulta 12esima con il 37,6% di pressione fiscale.

Ultimo è il Messico, dove le tasse pesano appena il 17,2% del Pil, assieme al Cile, con il 20,4%. In Europa l'Irlanda è in fondo alla classifica con una pressione fiscale del 23%.