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“Spoleto Arte”: ecco le mostre di Sgarbi, fuori dal Festival dei Due Mondi

Gianni Marussi

Archiviata l'esperienza con il Festival, Vittorio Sgarbi riparte da Spoleto Arte. Le mostre, con la direzione organizzativa di Salvo Nugnes, sono allestite, nei mesi di giugno e di luglio, all'interno del meraviglioso Palazzo cinquecentesco Racani Arroni.
Il palazzo, costruito nei primi anni del ‘500. È situato alla destra della scalinata d'accesso a Piazza del Duomo ed ha una facciata di colore grigio, impreziosita da bellissime decorazioni a graffito, realizzate probabilmente dall'artista locale Giovanni da Spoleto entro il primo quarto del ‘500. Il palazzo, che conserva all'interno il cortile con un bellissimo ninfeo, appartiene oggi all'Università degli Studi di Perugia e rappresenta una delle migliori testimonianze dell'arte rinascimentale a Spoleto.
 
Non un nuovo festival, ma una sorta di osservatorio sull'arte contemporanea.
 
Il critico d'arte, dopo il "divorzio" con l'istituzione guidata da Giorgio Ferrara, porta nella rinomata città umbra gli artisti Fausto Pirandello, Gaetano Pesce, Gillo Dorfles, Michail Misha Dolgopolov, Maria Savino, Piermaria Leandro Romani, Patrizio Mugnaini, Franco Vitelli.
 
"Notevole – spiega Sgarbi - sarà la proposta di sculture dell'artista russo Michail Misha Dolgopolov che ha voluto offrire una presentazione del tema “arte e mafia” in relazione con il Museo della Mafia che da Salemi verrà allestito a New York. In mostra anche i disegni, in una sorta di Spoon River dei viventi, di Piermaria Romani, che ha rappresentato tutti gli abitanti di Stienta (circa 3 mila) sotto la pertinente titolazione ‘Paese reale'".
 
In mostra anche i nudi materici d'intensa drammaticità esistenziale di Fausto Pirandello, le ceramiche e i mosaici di Gillo Dorfles e le opere in resina poliuretanica di Gaetano Pesce, tra i più significativi esponenti del radical design internazionale.
Il respiro surrealista di Patrizio Mugnaini e le composizioni alchemiche della giovane artista Maria Savino o le composizioni in pietre, incastonate con i marmi preziosi antichi, di Franco Vitelli, detto Magister Vitellius, discendente spirituale ed erede dei Cosmati, gli antichi marmorari romani.
La mostra propone Onore a Gino De Dominicis e Omaggio ad Andrea Martinelli.
 
Le Mostre Spoleto Arte, aperte al pubblico e inaugurate sabato 30 giugno 2012 alle ore 18.30 alla presenza del curatore, Vittorio Sgarbi, del Presidente della Regione Umbria: Catiuscia Marini; del direttore generale del Mibac: Manuel Roberto Guido; del sovrintendente per l'Umbria: architetto  Francesco Scoppola e del Presidente della Fondazione Roma: Emanuele Emanuele e ancora Achille Bonito Oliva; Philippe Daverio; Carla FendiBruno VespaKatia Ricciarelli; Silvana Giacobini; Altiero Martini; Sabrina ColleAlessandro MeluzziMorena Funari e di eminenti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.
Per Emanuele Emanuele: "Vittorio è l'ultimo genio di questo paese, vede laddove altri non vedono".
 
Gillo Dorfles, decano dei critici italiani e l'Avv. Pierluigi Pirandello hanno ricevuto una speciale targa di onorificenza, come simbolico riconoscimento, per l'intenso e significativo percorso artistico. Sgarbi considera Dorfles, che compirà 103 anni, come perfettamente contemporaneo di Giancarlo Menotti, il famoso fondatore del Festival dei Due Mondi, "Dorfles rappresenta il ricordo, la storia, che continua e vederlo passeggiare per Spoleto, è un po' come rivedere Menotti, con il suo sguardo, carico di tempo e di esperienza".
 

Gianni Marussi

Inaugurazione 30 giugno ore 18.30
 
Palazzo Racani Arroni
Via Stretta
06049 SPOLETO (Perugia)
tel. +39 074346434 - info: +39 0276280638


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