Carnevale

Ivrea e la Battaglia delle arance

Un antico rituale storico e goliardico

08 Feb 2013 - 15:24
 © Ufficio stampa

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La Battaglia delle arance è il momento culminante dello "Storico Carnevale di Ivrea", un momento spettacolare e uno dei riti di Carnevale più antichi del nostro Paese. Nei giorni del culmine carnevalesco, per le vie della città  infuria una vera battaglia tra aranceri a piedi e aranceri sui carri, combattuti a suon di lanci di frutti, trasformati in autentici proiettili. La battaglia è molto spettacolare e agguerrita, tanto che ogni anno si conclude con un certo numero di contusi. Al termine delle schermaglie viene decretato il vincitore. Il rituale unisce fortemente i partecipanti ai vari eventi, tanto che è d'obbligo per tutti, visitatori compresi, indossare il berretto frigio di colore rosso. La festa si svolge da sabato 9 a martedì 12 febbraio: la Battaglia delle arance si svolge domenica 10, lunedì11 e martedì 12 a partire dalle ore 14.00. 

Il Carnevale di Ivrea è stato istituzionalizzato nel 1808 e si fonda su antiche feste rionali. Il cerimoniale è folkloristico, molto complesso e denso di evocazioni storico-leggendarie: i due momenti culminanti sono la Sfilata storica e, appunto, la Battaglia delle arance, diventata icona stessa del Carnevale. Il rituale ripercorre un fatto storico e manifesta la volontà popolare di liberarsi dalla tirannia. L'episodio da cui tutto prende le mosse è un episodio realmente accaduto: il popolo della città, affamata da un signore dispotico ed esoso, si ribellò dopo il tentativo del signore di esercitare lo ius primae noctis su una giovane e graziosa Mugnaia. La ragazza si ribellò, mettendosi alla testa di una rivolta popolare.  La Vezzosa Mugnaia diventa così l'eroina della festa: al suo fianco c'è il Generale con il suo Stato Maggiore, con gli Ufficiali e le graziose Vivandiere, incaricati di vegliare sul corretto svolgimento della festa. 
Alla sfilata storica partecipano la Vezzosa Mugnaia, accompagnata da damigelle, paggi ed aiutanti che la assistono nel lancio di generose quantità di caramelle e di rametti di mimosa. Insieme a lei ci sono tutti i personaggi della storia: gli Alfieri con le antiche bandiere dei rioni; il Generale; con gli ufficiali dello Stato Maggiore e le Vivandiere, con le divise blu e rosse dell'esercito napoleonico. Fanno da sottofondo le allegre musiche eseguite dalla banda municipale, dalla Banda dei pifferi e tamburi, in uniforme con giubba rossa e pantaloni verdi.
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Il momento culmine del Carnevale e di maggior richiamo per i visitatori è però indiscutibilmente la Battaglia delle arance. I carri rappresentano i manipoli di sgherri armati agli ordini del tiranno, mentre le squadre a piedi sono le bande popolane in rivolta. La battaglia dunque vuole significare l'ideale lotta per la conquista della libertà dall'oppressione del signore e ha per teatro le principali piazze della città, tra i carri che passano al seguito del corteo e le squadre che occupano la piazza. I carri sono trainati da pariglie o quadriglie di cavalli; su ogni carro trovano posto squadre di circa dieci "aranceri", protetti da costumi con vistose imbottiture e da grandi maschere di cuoio con grate di ferro per riparare il viso. Le bande a piedi sono formate invece da centinaia di aranceri, uomini e donne, che si lanciano all'assalto del carro cercando di colpire gli avversari sulla maschera protettiva, in modo che il succo delle arance entri loro negli occhi. I colorati costumi hanno campanelli alle caviglie e casacche semiaperte sul davanti in modo da poter contenere una buona scorta di arance-proiettili. Non indossano invece protezioni dal "fuoco" avversario. Una speciale commissione osserva, nei tre giorni di suo svolgimento, l'andamento della battaglia ed assegna un premio alle bande a piedi e ai carri che si sono particolarmente distinte per ardore, tecnica e lealtà.
Tra le raccomandazioni per chi vuole assistere alla festa gli organizzatori ricordano:
1- Presentarsi indossando abiti sportivi, facilmente lavabili e scarpe che non scivolino
2 – Durante la festa Indossare il berretto frigio
3 - Attenzione alle arance volanti: proteggersi il viso con un braccio alzato. 
4 – Tirare le arance solo a chi è sul carro, mai a chi sta sotto
5 - Non tirare arance ai cavalli
6 - Non stare con il viso attaccato alle reti: sono molli e si piegano. 
Questo ed altri consigli semiseri si trovano, insieme al programma della manifestazione e a tutte le informazioni per partecipare, sul sito internet della festa: www.storicocarnevaleivrea.it.

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