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Vacanze: quello che l'ambiente si aspetta da te

Dalla scelta della destinazione al mezzo di trasporto ideale, fino ai dettagli di cui tener conto prima di prenotare una sistemazione per dormire. Vademecum del viaggiatore responsabile

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Il concetto è semplice: non deve restare traccia di noi, che si tratti di un fazzolettino di carta o di un'impronta fuori dai tracciati.

In vacanza il nostro stile di vita è più importante che mai, che decidiate per una famosa spiaggia, una montagna remota o un paese in via di sviluppo. Informatevi, prima di partire, sul posto che andrete a conoscere, anche dal punto di vista ambientale. Le migliori guide turistiche contengono sempre un'ampia sezione dedicata a questi aspetti e internet resta un ottimo aiuto. Comunque è il buon senso che deve guidarci, quindi mai abbandonare alcunché o interagire con gli animali selvatici.

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Come scegliere la meta delle vacanze
Con il tuo viaggio puoi sostenere l'importanza economica di una risorsa ambientale: quindi siate consapevoli che visitare la foresta africana dei grandi primati o quella amazzonica, le foreste delle isole del Pacifico o le selve boreali del Nord Europa, la Foresta delle Nevi in Siberia o la Foresta del Grande Orso in Nord America, fino alla giungla temperata del Sud America, secondo una classifica stilata da Greenpeace, contribuirà a rendere i relativi governi più attenti a queste meraviglie. Ma ogni medaglia ha il suo risvolto: il turismo di massa è tra i pericoli più temuti dagli ecosistemi. La riserva kenyana del Masai Mara, per esempio, soffre per gli enormi danni di erosione del suolo causati dai pulmini turistici che – per avvicinarsi il più possibile al predatore avvistato – escono dalle tratte rendendo il suolo desertico. Incapace di nutrire i ruminanti, l'area diventa mano a mano inospitale anche per i predatori. Per questo è sempre fondamentale sapere cosa fare in viaggio e seguire i dettagli anche quando sembra superfluo. E' triste, ma ci sono luoghi che è bene scegliere presto, prima che scompaiano. 
 
Raggiungere la destinazione
L'aereo è il peggior nemico della fascia di ozono, quindi se possibile fatene a meno. Ricordate che i voli che coprono brevi distanze sono, in proporzione, i più inquinanti, perché la maggiore quantità di Co2 si libera nella fase di decollo e atterraggio. La migliore escursione è a piedi o in bici ma, se l'auto è indispensabile, esistono posti dove condividerla è l'occasione per conoscere più a fondo il paese: a Cuba ad esempio l'autostop è istituzionalizzato, non rischioso e molto divertente. 
 

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Dove dormire
Una buona regola generale è preferire i piccoli alberghi o un bed and breakfast o una pensione a gestione famigliare. La struttura insomma deve ben integrarsi nel contesto sociale, oltre che naturale, ed essere in grado di favorire lo sviluppo delle popolazioni locali. Evitare di sostituire ogni giorno le lenzuola e gli asciugamani tutela l'ambiente e riduce i costi degli hotel e, quindi, le tariffe per i futuri ospiti. Fare docce brevi è buon uso anche a casa, ma lo è ancor di più nell'Africa sub-sahariana, a prescindere dal lussuoso bagno della vostra camera d'albergo. Ecco alcuni siti che possono aiutare: Sustainable Tourism International e International Eco-tourism Society oppure Eco World Hotelo ancora la guida ecologica di Tripadvisor forniscono certificazioni e liste di sistemazioni attente alle tematiche ambientali. Essere ecologici non significa solo rispettare la natura ma anche la vita e la cultura dei locali. Informatevi quindi anche su cosa è educato e maleducato, il bon ton è infatti un concetto relativo. 
 
Occhio al menù
Mai scegliere pesce spada, tonno o tonno rosso e gamberoni, indipendentemente dall'angolo di mondo in cui ti trovi: sono a rischio estinzione oppure il metodo di pesca utilizzato minaccia altre specie. Ancora: no alla zuppa di tartaruga, al cervello di scimmia, allo squalo, che – sebbene molto rari – vengono spesso offerti ai turisti perché ritenuti prelibati. Senza andare troppo lontano, è noto che moltissimi ristoranti di tutta Italia offrono i datteri di mare, fuori legge da anni. Preferisci il pesce azzurro e, in generale, quello locale. E' noto che la carne “inquina” più dei vegetali, per via dei metodi di allevamento. Quando possibile, una bistecca proveniente da piccoli allevatori sarà anche più gustosa. Porta con te una bottiglia d'acqua ricaricabile (una borraccia o una banale bottiglietta di plastica) in modo da diminuire i consumi. Il primo marchio italiano di ristorazione sostenibile è nato nella Provincia autonoma di Trento. Contiene precise regole per cibo, bevande, rifiuti, energia e acqua. Segue un vero protocollo in 40 azioni che permette di accedere al marchio “Ecoristorazione Trentino”, al momento sperimentale per cinque locali. Tra i must: alimenti e bevande biologici, locali, solidali. Riduzione di rifiuti, energia e acqua. La clientela è coinvolta e istruita sulle buone pratiche ambientali.
 

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Cosa vedere e cosa fare
Per ammirare balene, delfini o barriere coralline rivolgiti a operatori in grado di garantire il rispetto di fauna e flora. Sicuramente è possibile trovarne di più economici ma, appunto, tutto ha un prezzo. Se sei un duro e puro dei diritti del mare, ricordati che Giappone, Norvegia e Islanda sono i paesi che non hanno aderito alla moratoria sulla caccia alle balene. Evitare di gettare alcunché in prossimità del mare salverà la vita dei cetacei e se, passeggiando sulla spiaggia, vorrai anche raccogliere tappi e sacchetti diventerai un eco-supereroe. 
 
Souvenir dalle vacanze
E' ovvio: non acquistare specie a rischio d'estinzione. Paesi africani e asiatici (ma anche europei) offrono una vasta gamma di prodotti, cibo e medicine alternative ricavate da specie a rischio di estinzione: il corallo, l'avorio, il guscio delle tartarughe, il corno dei rinoceronti, la pelle di orso, il cervello delle scimmie, il grasso di balena, le piume di uccelli tropicali. Il loro utilizzo è una grave minaccia alla biodiversità del pianeta.
 
Proteggere la pelle
Creme solari e repellenti per insetti devono essere scelti attentamente. Diversi marchi in commercio sono altamente dannosi per la flora e i pesci. Ricordate poi che il DEET, principio attivo di Autan e simili, aumenta l'assorbimento dei pesticidi e riduce quello delle creme solari, provoca ogni anno migliaia di intossicati ed è in grado di sciogliere la plastica (quindi occhio all'orologio e agli occhiali). Molto meglio la citronella e altri spray di origine vegetale (anche se vanno applicati più spesso) oppure un'ottima soluzione (che però non funziona su tutti) sono le pastiglie omeopatiche Ledum Palustre, che creano sulla pelle un odore sgradito (solo) agli insetti. Per ogni prodotto controllate che non sia stato testato sugli animali. Non usare articoli da mare in PVC, il suo ciclo di produzione infatti emette diossina, mentre altre sostanze chimiche dannose possono essere liberate durante l'utilizzo.   
 
Non vergognatevi mai di chiedere all'autista, al gestore dell'albergo o al cameriere di rispettare la natura. E' un vostro diritto e contribuirete a diffondere uno stile di vita che resta sconosciuto alla stragrande maggioranza della popolazione mondiale.