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Sardegna, "Non solo spiagge": le tre torri di Barì e la spiaggia di Cea

I bambini e gli adolescenti affidati alla Onlus "Domus de Luna" ci raccontano i luoghi segreti della loro meravigliosa isola

La Onlus Domus de Luna si occupa di bambini e adolescenti che, per varie ragioni, vivono una situazione di difficoltà familiare e si trovano perciò in affidamento.

La Onlus ha sede a

Cagliari

, dove è attiva con vari progetti che puntano anche all'inserimento dei ragazzi più grandi nel mondo del lavoro ed è riconosciuta per i suoi scopi meritori dalla Presidenza della Regione Sardegna e dal Ministero degli Interni. In questo caso sono proprio i bambini a farci da guida tra le bellezze segrete della Sardegna, raccontate in un articolo tradizionale, fotografie e immagini video. La voce che ci accompagna in questa esplorazione, suggestiva e in certi momenti struggente, è quella della piccola

Azzurra

, testimonial davvero d'eccezione di una terra incantata. La prima puntata di questo viaggio è dedicata alle tre torri di Barì e alla spiaggia di Cea, in Ogliastra.

Sardegna, "Non solo spiagge": le tre torri di Barì e la spiaggia di Cea

Bari Sardo si trova in Ogliastra, a pochi chilometri da uno splendido mare color cobalto. Nel cuore del paese sorge la chiesa dedicata a Nostra Signora del Monserrato; edificata tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo. La sua bellezza rende evidente il desiderio di farne, all'epoca, una vera e propria cattedrale.
Accanto, si erge la torre campanara con i suoi trentacinque metri di altezza, il cui orologio, fabbricato oltre duecento anni fa dall'artigiano cagliaritano Gaetano Pintus, continua a battere regolarmente le ore e a far risuonare per tutto il paese il suono delle sue campane.
C'è però una torre ben più antica poco fuori dal paese; la famosa torre di Barì è una delle tante torri di vedetta costruita durante la dominazione aragonese per osservare il mare e proteggere la Sardegna da invasori e predoni. All'epoca, infatti, c'era una vera e propria guerra per il controllo della Sardegna, aggravata dalla presenza nel mar Mediterraneo dei corsari saraceni.
La torre è adagiata su uno scoglio, una sorta di isolotto, in perfetto stato di conservazione.

Nonostante la sua bellezza, neppure questa è la mèta del viaggio.
È dalla spiaggia di Cea che si vedono i due giganti di porfido rosso dominare il mare; posti quasi a controllo di una spiaggia di sabbia bianca e finissima, i faraglioni di Cea, conosciuti come “IsScogliusArrubbius”, rompono la linea dell'orizzonte e rubano lo sguardo al faro di Arbatax che appare in lontananza.
I Faraglioni distano dalla spiaggia meno un km e sono raggiungibili in canoa, pedalò o, per i più atletici, a nuoto. L'acqua è cristallina e il fondale marino particolarmente attraente e adatto agli amanti delle immersioni subacquee.
Alle spalle della spiaggia di Cea una cooperativa di giovani gestisce l'area attrezzata per i turisti, circa 16.000 mq totalmente all'ombra dei caratteristici Eucaliptus ad alto fusto. Sull'arenile, gli stessi ragazzi, noleggiano sdrai e ombrelloni a prezzi moderati e forniscono assistenza ai bagnati. Così, il turista che si avvicina a questi luoghi nella convinzione di trovare una sola torre, ne troverà invece ben tre: una sulla terra ferma per scandire il tempo, uno sulla riva per scrutare l'orizzonte e una sul mare per ricordarsi di questa terra.