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Entro giugno le licenze per Wi-Max

Accesso wireless alla banda larga

Ancora sei mesi e saranno disponibili le prime licenze per il servizio Wi-Max, che permette l'accesso alla rete a banda larga tramite tecnologie wireless.

In base all'accordo siglato dai ministri della Difesa, Arturo Parisi, e delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, a partire da giugno 2007 verranno resi disponibili più lotti di frequenze (nella banda Wi-Max 3,4-3,6 GHz) per iniziali complessivi 35+35 MHz.

Allo stesso tempo, l'intesa in questione rappresenta la prima fase di un progetto concordato fra i due ministeri che mira a triplicare in un quinquennio la prima assegnazione di frequenze per il Wi-Max. Entro febbraio, il tavolo tecnico aperto fra i Dicasteri stilerà inoltre un calendario operativo che terrà conto delle indicazioni dell'Authority per le telecomunicazioni e degli esiti della consultazione pubblica avviata sulla materia.

L'accordo, prosegue la nota, prevede anche l'espletamento dei servizi di cui è responsabile il ministero della Difesa, con particolare riguardo alle problematiche della sicurezza nazionale e degli assetti di telecomunicazioni interforze e interpolizia.

Cos'è il Wi-Max
La nuova promessa delle comunicazioni wireless è rappresentato dalle tecnologie standardizzate come IEEE 802.16, anche note con il nome commerciale di Wi-Max (Worldwide interoperability for Microwave access), il quale dovrebbe ridurre sensibilmente i costi e aumentare la disponibilita' delle tecnologie wireless a banda larga denominate Bwa (Broadband wireless access).

Le caratteristiche tecniche di questa nuova tecnologia parlano di una portata di alcune decine di chilometri, ben superiore alle poche centinaia di metri del cosiddetto Wi-Fi e di una larghezza di banda che può spingersi, in condizioni ideali, fino a 74 Mbps. La tecnologia può operare su varie bande di frequenza che sono in fase di armonizzazione in ambito europeo e mondiale.

Il Wi-Max Forum, un gruppo industriale composto da oltre 300 aziende, ha affermato che fra alcuni anni il neo standard potrà porsi come valida alternativa economica alle linee xDsl e agli altri tipi di accesso ad internet su cavo, incluse le altre soluzioni di connettività di tipo cablato o wireless, oggi già proposte per coprire l'ultimo miglio.

Particolarmente interessante potrà essere l'utilizzo di questa tecnologia in alternativa alle già esistenti tecnologie di accesso di tipo fisso e mobile, tenuto anche conto che i sistemi via radio già operanti da un certo numero di anni nelle bande a 26 e 28 GHz, a causa delle caratteristiche di propagazione delle relative frequenze e dei costi degli apparati, non hanno avuto finora lo sviluppo sperato in particolare in relazione al mercato privato.