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"Sapevo dello tsunami dal 2/9"

Fa discutere previsione di un blogger

Lo tsunami si poteva prevedere e quindi limitarne il disastroso impatto.

Parola di Nostradamus. Pardon: di blogger. Dan Sherman, agente finanziario di 40 anni residente a Wilsonville nell’Oregon, aveva previsto l'apocalisse e messo tutto rigorosamente online sul suo blog in data non sospetta, ossia il 2 settembre 2004. In un post tristemente premonitore Sherman scrisse: “Sin da piccolo ho collegato la sensazione fisica che avverto in prossimità di eventi sismici in giro per il mondo. Ne ho appena sentita una, la più forte della mia vita. In passato il 70% delle sensazioni è stato confermato da un sisma di rilevanza tale da finire sui giornali… Spero che questo feeling non sia correlato all’intensità del terremoto: se così fosse, la prossima sarebbe una scossa devastante. Mi auguro davvero di sbagliarmi". Purtroppo Sherman ha colto nel segno.

Mitomane? Speculatore virtuale o cos’altro? Chi è Dan Sherman da Wilsonville? Il suo post datato 2 settembre sta facendo il giro della blogosfera con la community divisa tra possibilisti e scettici. Il blogger si racconta anche a un sito specializzato: “La sensazione che avverto – dice - colpisce le orecchie e piano piano riduce la mia capacità di udire. Meno sento e più forte è la scossa sismica. Quella che ho messo sul blog risale agli ultimi giorni di agosto e l’ho avvertita per 48 ore filate. Mi ha lasciato senza udito da un orecchio”.

La sua storia si fa interessante. “Le prime sensazioni risalgono alla fine degli Anni Settanta, quando vivevo nella California centrale - insiste il blogger a stelle e strisce - Segnavo le date sul calendario e poi mi mettevo a guardare i notiziari in attesa di una conferma che arrivava nel giro di cinque, sei giorni al massimo”. Stavolta il riscontro è arrivato molto in là nel tempo, ma l’intensità è stata proporzionale alla sensazione.

E la domanda è sin troppo scontata: perché mettere online una simile notizia? “Perché stavolta ero sicuro al 100% che sarebbe successo qualcosa. E’ stato troppo forte quello che ho provato"


Sauro Legramandi