Così Redmond dice addio alla timidezza
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La guerra dei sistemi operativi mobili ha avuto come terreno di scontro prima quello della app: al mercato pirotecnico "inventato" da Apple ha risposto, senza troppi complessi di inferiorità, Android forte della filosofia open source. Si è passati poi ad altre armi: la velocità dei device, la multimedialità sempre più spinta, la vocazione social.
Una guerra senza esclusione di colpi, ma soprattutto senza tregua, tanto da indurre i protagonisti a una rincorsa mozzfiato a base di nuovi modelli, nuovi sistemi operativi non sempre così giustificati.
Così gli intenditori hanno storto il naso quando Android ha proposto il nuono sistema operativo Ice Cream Sandwich , nel quale hanno davvero faticato a trovare clamorose novità. Allo stesso modo gli affezionati della mela più smaliziati hanno accolto con qualche smorfia il nuovo iPhone 5, vedendoci più un tentativo di alzare la posta in gioco che un vero balzo in avanti come nella miglior tradizione della casa di Cupertino.
Ai margini del campo di battaglia è rimasto a lungo Windows. Con un rapporto da sempre freddino con la telefonia Microsoft è stata a guardare, piazzando i suoi prodotti con una certa titubanza, probabilmente consapevole di rischiare grosso nel mettersi tra i due agguerriti contendenti. Quando la sparatoria è in corso ,stare alla larga è infondo l'unico modo sicuro per non rischiare di essere colpiti da colpi vaganti. Un buon compagno di avventura nel sondare accortamente il mercato l'ha trovato in quella Nokia con tanta buona tradizione, ma in crisi profonda di attualità.
Ma ora che Apple e Android paiono più in ansia da prestazione che in vera tensione creativa, quelli di Microsoft hanno improvvisamente sentito l'eccitante richiamo del campo di battaglia e paiono intenzionati a gettarsi nella mischia brandendo la scintillante arma del nuovo Windows 8. Basta timidezza! Basta prudenza!
Ed ecco che in appoggio a una campagna promozionale robusta mette la faccia in rete direttamente Joe Belfiore, responsabile diretto del progetto: venti minuti di video nel quale non solo illustra le caratteristiche dalla novità marchiata Windows, ma attacca coraggiosamente gli avversari : " La schermata iniziale di iOS 6 è in realtà solo un mare di icone statiche. Non sono persone; non sono dati dal vivo. Naturalmente, dopo cinque anni, hanno aggiunto una riga in più di icone! Le schermate di Android tipicamente presentano un complesso labirinto di icone, widget e impostazioni...". Naturalmente l'alternativa alle presunte finte novità e idee confuse è solo una: quel windows 8 che se non altro rivoluziona d'un colpo la tradizione di icone, cartelle e menù con i colorati e voluminosi quadrettoni a prova di miopia e di dita grosse.
Quelli di Microsoft ne sono orgogliosi e le chiamano "piastrelle". E dalle loro finestre le scagliano direttamente sul mercato