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Alessandro Mastropasqua: "La determinazione è la base per crescere in questo mondo"

Head of Corporate Marketing & Press Communication del Gruppo Custom racconta a Tgcomlab quanto durante la pandemia l'azienda ha potenziato a fondo ogni sfaccettatura del digital, così da dare sempre maggiore continuità sia a livello di prodotto che di servizio

Custom è una “Hi-Tech Solution Company” che integra know how differenti e competenze progettuali basate su soluzioni hardware, software e service di pre e post vendita su mercati verticali in cui tecnologia e innovazione rappresentano elementi importanti e distintivi. Fondato a Parma nel 1992 da Carlo Stradi e Alberto Campanini, il Gruppo ha come priorità il profondo ascolto del mercato per offrire
soluzioni integrate di stampa, scansione, lettura del dato e automazione di servizi al pubblico. Alessandro Mastropasqua è l'Head of Corporate Marketing & Press Communication del Gruppo Custom e a Tgcomlab racconta l'essenza della multinazionale tutta italiana con 30 anni di esperienza nel settore delle tecnologie per il mondo del retail.

Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?

Sono cresciuto a “pane&comunicazione”: pubblicità, sponsorizzazioni e “Grandi Imprese”. Io, piccolissimo, ma attento a seguire con estrema ammirazione, un dirigente unico, mio papà. Una persona che ha insegnato molto a tante persone, che tutt’oggi, dopo più di 40 anni, lo ringraziano per insegnamenti professionali e di vita ricevuti.  Da lui ho imparato tutto: la passione, la forza di volontà, la bellezza del “dare e non solo del ricevere”, la forza del team e la capacità di gestire cambiamenti guardando avanti, sempre con la massima determinazione e il fortissimo legame alla famiglia.  

Ho scelto di provare a percorrere la sua stessa strada nel mondo della comunicazione. Prima studi classici e poi un corso di laurea in ambito comunicazione a Milano. L’esperienza professionale si è solidificata grazie a sette anni di lavoro per un’agenzia di comunicazione integrata che mi ha permesso di formarmi e conoscere tutte le sfaccettature della comunicazione. Poi un ulteriore esperienza nell’ambito del marketing sportivo collaborando a progetti importanti con tanti team di Serie A, Motomondiale, Volley, Basket, le Olimpiadi di Pechino 2008, per poi cambiare totalmente e passare dall’esperienza di agenzia a quella aziendale / multinazionale, potendo conoscere in questo modo anche l’altro lato della medaglia: non più fornitore di servizi ma committente. Prima in ambito finanziario ed oggi, da quasi 5 anni all’interno di Custom.

Oggi dopo 20 anni di lavoro, ricoprendo il ruolo di Head of Corporate Marketing & Press Communication del Gruppo Custom, ho il piacere e la responsabilità di seguire tutte le attività corporate e di comunicazione nei confronti dei Media, oltre a coordinare funzionalmente le attività di marketing & communication delle società del Gruppo. Custom oggi è una multinazionale italiana attiva nel settore della stampa professionale, scansione, Mobile Computing e Data Intelligence per l’automazione con oltre 30 anni di esperienza nella tecnologia per il mondo retail e presente in oltre 76 paesi nel mondo, è il volto dell’Italia che a suo modo pensa al domani, che guarda all’Europa e al mondo, ma si impegna e innova per un futuro ricco di opportunità nel proprio Paese.

Mi ritengo privilegiato a fare il mio lavoro a cui attribuisco grande importanza, perché oggi più che mai la comunicazione è un asset ancora più fondamentale, non solo a livello di reputazione ma anche a livello competitivo: oggi vince chi apre un dialogo, aperto e trasparente con pubblici, stakeholder, media e fornitori. Negli anni ho imparato che bisogna fare azioni di “dissemination” per condividere soluzioni, risultati, metodologie. Quindi, in sostanza, “mettere in comune” come dice la parola stessa, comunicare. Partendo da questo approccio di fondo, da sempre ho lavorato molto, con curiosità e voglia di migliorare, per conoscere a fondo le varie attività di comunicazione, per capirne l’essenza e creare le giuste sinergie, cercando sempre di valutarne i ritorni, analizzarne i vantaggi e la capacità di engagement, studiando a fondo anche le performances di divulgazione, comprese le varie sfaccettature digital.  


Qual è l'elemento di forza della società?

Abbiamo semplificato la vita di milioni di persone, perché dal 1992 l’azienda italiana ha rinnovato completamente il mondo dei sistemi di stampa e di scansione, diventando un player di riferimento in tutto il mondo per il mercato retail, trasporti pubblici, lottery, banking, entertainment, il settore industriale e self-service. Lo scontrino al negozio, il ticket, la ricevuta, il biglietto aereo: ogni giorno, sono milioni le informazioni, i dati e i documenti che certificano e dettagliano acquisti, numeri progressivi, esami clinici e tanto altro. Sono elementi importanti per semplificare la vita, velocizzare i processi e custodire le informazioni.  

Oggi Custom è una Hi-Tech Solution Company che offre e integra competenze, know how e tecnologia per offrire al mercato soluzioni in grado di mettere in sinergia hardware, software e service. Una realtà che in dieci anni, dal 2009, è passata da 40 a 183 milioni di euro di fatturato consolidato (2018/2019) – il 56% all’estero e il rimanente 44% in Italia – presente in 15 mercati fiscali nel mondo e in 76 paesi, con più di 680 professionisti dipendenti, sei software lab e cinque stabilimenti (Italia, India, Romania, Cina e Brasile) che producono 1,2 milioni di pezzi. La continua ricerca di soluzioni in grado di soddisfare, e spesso anticipare, le esigenze del mercato ha portato a ottenere 30 brevetti, grazie al lavoro di 200 ingegneri e 100 sviluppatori.


Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel suo settore?

La determinazione è la base per crescere in questo mondo, l’umiltà e la continua voglia di imparare cose nuove sono la ricetta migliore per essere sempre aggiornati. Personalmente in questi ultimi anni ho imparato che la cosa più importante è la consapevolezza di quello che si fa. Bisogna essere in grado di giudicare il proprio lavoro e quello degli altri con una serie di parametri oggettivi dettati da know how, scenari di riferimento e benchmark di mercato; solo in questo modo si riesce a capire come e dove andare, in che modo e con quali strumenti raggiungere il target per incrementare i KPI richiesti. Competenze ed esperienza sono la base per valutare progetti e sviluppare strategie in un mondo sempre più veloce, richieste da un mercato sempre più dinamico e complesso.


Come è stato toccato il suo settore dall’emergenza covid?

Fronteggiare la pandemia ha significato modificare comportamenti, relazioni, equilibri, sottolineando l’importanza della capacità di adattamento. Una sfida a livello produttivo, logistico, manageriale e di gestione delle risorse umane. Il fatto di essere un gruppo internazionale ci permette di avere un osservatorio complessivo attraverso le varie branch ed avere una situazione molto aggiornata sia in termini di numeri che di come nel mondo si sta affrontando la pandemia. Sicuramente la gestione di un’emergenza di questa entità mette in campo scelte difficili ma allo stesso tempo permette di ri-pensare a fondo ogni logica legata al mercato, al business e all’efficacia di strategie a livello internazionale. Da subito, ci siamo attivati a comunicare in modo coordinato, abbiamo centralizzato il flusso comunicativo, creando messaggi condivisi e univoci sia verso i collaboratori sia verso l’esterno. Messaggi concreti che riportavano i comportamenti da tenere in sicurezza, creando dove possibile un’apertura a media, istituzioni e partner per cercare sempre più di mettere a fattor comune esperienze specifiche a supporto di questa grave crisi sociale, economica e lavorativa. Essendo un’azienda tecnologica siamo già abituati a sfruttare al massimo il digital, ma soprattutto in questo momento ne abbiamo potenziato a fondo ogni sfaccettatura, con l’obiettivo di dare continuità sia a livello di prodotto sia a livello di servizio.

Tutte le formule di commercio e la tecnologia che evitano la vicinanza tra persone, che offrono servizi di delivery, che supportano e/o annullano le code ed aiutano commessi di negozio, sono fondamentali per ri-partire nel migliore dei modi, in questo senso ci siamo attivati da subito per supportare al meglio tutti i mercati in cui siamo presenti.

 

Come si tiene aggiornato?

Il mio lavoro mi porta a viaggiare molto ed ho imparato ad ascoltare molto e imparare approcci culturalmente diversi che sicuramente possono fornire spunti differenti, inoltre per mia natura non sono “geloso” ne dei miei contatti ne tantomeno di metodologie o competenze che da sempre condivido e metto a fattor comune con colleghi, fornitori, amici e conoscenti; questo atteggiamento porta a creare un dialogo reciprocamente vantaggioso che la maggior parte nelle volte arricchisce “per osmosi” tutti i vari interlocutori creando anche sinergie e collaborazioni uniche.

 

Quanti anni ha e come trascorre il suo tempo libero?

Ho 40 anni, mi sposato all’età di 26 anni, ho due bellissime bambine di 14 e 10 anni ed un levriero (femmina pure lei). Diciamo che nel tempo libero mi dedico totalmente alla famiglia, amo viaggiare all’estero e condividere con la famiglia esperienze, sapori, abitudini, culture differenti dalla nostra. Durante l’anno mi piacere giocare a tennis, non sono ancora un buon giocatore ma nel tempo forse lo diventerò!

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