Il corpo delle donne
Il Telebestiario di Francesco Specchia
Sempre detto.
Cè una sottile, splendida e compiaciuta vena sadica in Gad Lerner. Specie quando, laltra sera, mandava in onda il groviglio di labbra ebbre di botulino, di tette rifatte, di zigomi gelidamente scalpellati, di culi issati verso il cielo da ormeggi di silicone; mentre, in studio la telecamera si fissava, spietata, sulle ospiti, da un lato le labbra della Parietti e il naso della Carlucci; e, a distanza, il volto orgogliosamente vecchio di Margherita Hack.
LInfedele incentrato su Berlusconi e le donne ha fatto il suo record stagionale, e, ad essere onesti, se lè meritato tutto. Il tema si sviscerava attraverso una retorica alta partendo da un documentario ossessivamente femminista - sul Corpo delle donne in tv (una visione istruttiva ma tremenda con Flavi, Moric, DUrso, Carfagna, Balivo, Daniele, Gregoraci sotto la doccia di Buona domenica, tutte allocate in un contesto che sembrava un porno malfatto); si legittimava, il documentario, in una straordinaria frase di Anna Magnani che ordinava al truccatore di lasciarle tutte le rughe perché per farmele ho impiegato una vita; passava per la difesa al silicone di Alba Parietti che rivendicava il libero diritto di piacere e piacersi e dallo scontro titanico tra Margherita Hack, geniale nellastrofisica ma abbastanza banale nella dialettica antiberlusconiana e la Carlucci; sostava sullo sguardo della poetessa libanese Joumana Haddad (molto brava e molto bella, altro che Afef) che rimaneva choccata dallincompetenza stratificata come cellulite sulle cosce delle nostre veline e dal fatto che bisogna che gli scandali avvengano come diceva Lerner citando il Vangelo.
Infine ricadeva, la discussione, sullaltra difesa dufficio ad opera di Cesare Lanza delle tette della Varone trattate semanticamente come neorealismoalla Rossellini e dei glutei delle vallette sul surf domenicale come specchio del nostro tempo. Suvvia, Cesare, proprio tu che pubblichi il magazine coltissimo Lattimo fuggente: si vedeva chiaramente che non ci credevi. Onore alla faccia del vecchio, recitava il Levitico, disonore alla faccia del culo (riferito ai glutei delle vallette e non a Cesarone).
Insomma. Siamo rimasti incollati a La7, e stavolta non era soltanto per la cravatta a tinte ipnotiche di Gad. Ovviamente, da tutta, questa, condivisibile disamina antropologica, affiorava la solita rampogna contro lImpero di Silvio. Cera lansia di buttarla in politica. Cera Lerner che criticava la copertina di Libero su Veronica Lario commentando :Provo orrore allidea che si possa ragionare con la pancia .
Cerano una filosofa di Parigi che insinuava il dubbio che tutti gli italiani maschi fossero degli zozzoni; e Sofia Ventura la politologa di Roma che aveva eroicamente scatenato laffaire Euroveline sul sito finiano Farefuturo , e che qui massacrava qualsiasi maschio di centrodestra le passasse sotto il naso. Cera Gad che fa di tutto per mostrarsi simpatico e alla mano anche quando dice cose sacrosante, ma poi cade sempre nella tentazione di fare il conduttore e lospite al tempo stesso. Ma, diomio, su una cosa Gad aveva ragione. Senza entrare nel merito del divorzio Silvio-Veronica (sono fatti loro), è incredibile come la tivù abbia invischiato, invaso e congestionato la politica. Il nostro amico assai di sinistra- Raffaele Barki su Aprile scrive daltronde si sa: questo è un paese cattolico dove governano i papi . E non sappiamo se sorridere dellafflato satirico o spaventarci.
Così come non sappiamo se gigioneggiare o incazzarci allintervista che lInfedele ha fatto al direttore dellUnità Concita De Gregorio. La quale Concita ci rende edotti sullesistenza di queste feste dellhight society dove ragazze aspiranti tutto forniscono book e presenza ricevendo, come souvenir, una farfallina dargento tempestata di diamanti. La prima reazione, a tale notizia, è la domanda da cazzari: cavolo, perché a noi, lì, non ci hanno mai invitato?; la seconda è un pensiero uggioso: bè, forse la cosa è un po triste. E, alla fine, tagliamo la testa al toro e un po al Gad - decidendo che è tutta una montatura comunista. Però se la nostra fidanzata un giorno arrivasse con una farfallina appuntata sul decollette cominceremo a preoccuparci
Francesco Specchia