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Tv generalista nostro core business

Lo ha detto Confalonieri

''La televisione generalista resterà il nostro 'core business' anche in ambiente digitale", ha detto Fedele Confalonieri, presidente Mediaset,all'assemblea degli azionisti, "ma la risposta alla nostra offerta 'pay' è molto positiva e non sembra risentire della crisi economica".

E il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi ha aggiunto: "Nei primi 15 giorni di maggio verrà lanciato un nuovo canale sul cinema, con i grandi film in esclusiva e in prima assoluta".

"Le carte attive di Mediaset Premium", prosegue  Berlusconi, "sono arrivate a un totale di 3,3 milioni. Ogni volta che guardiamo i dati ci stupiamo dei risultati. Registriamo tra i 1.500 e i 2.000 abbonati al giorno: in giugno scadrà il 50% delle tessere e sarà una sfida importante per la quale non cambieremo i livelli di prezzo''. 

Confalonieri è tornato poi a parlare dei risultati del gruppo e ha detto: "Per noi si archivia una stagione televisiva di ascolti brillanti e non è successo niente di preoccupante neanche con l'arrivo sul satellite di star di primissima grandezza. Si diceva che la frammentazione degli ascolti avrebbe reso più debole la tv generalista a favore di Internet e della tv a pagamento". Scettico sull'ipotesi che senza pubblicità gli ascolti aumentino.  "Di previsioni strampalate", ha commentato il presidente, "ne abbiamo sentite tante come quella della pubblicità che avrebbe dovuto nuocere alla televisione. In Francia", ha proseguito Confalonieri, "hanno preso alla lettera questa previsione: hanno tolto la pubblicità dalla tv pubblica (per ora solo dalle 20 in avanti, ndr) per aumentare qualità e ascolti e per dirottare gli investimenti verso le emittenti commerciali. Il risultato è stato disastroso. Non un euro è andato ai privati e le risorse liberate sono scomparse dal mercato. Non un ascoltatore in più per France 2, 3, 4 e 5. Anzi un calo di audience".

"Mi viene pure in mente", ha proseguito Confalonieri, "la campagna contro la pubblicità nei film fatta anni fa da Veltroni. Oggi quello che dicevamo noi allora, cioè che gli investimenti pubblicitari non tollerano indirizzi dirigistici ha trovato una sonante conferma".

E per quanto riguarda il mercato spagnolo, commentando le indiscrezioni di stampa secondo le quali la controllata spagnola Telecinco sarebbe in trattativa per eventuali accordi con le concorrenti La Sexta e Cuatro, ha detto: "Non c'è nessuna trattativa in corso, ma guardiamo con grande interesse al processo di integrazione del sistema televisivo spagnolo". Dello stesso parere Berlusconi che ha aggiunto: "E' chiaro che in questo contesto economico ci si guarda intorno: la crisi può portare opportunità e facciamo tante analisi, ma dal punto di vista di possibili acquisizioni novità a breve termine non ce ne sono"